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Martedì, 16 Aprile 2024
ATENE E L'EUROPA / Grecia

Niente accordo sulla Grecia: aiuti bloccati

L'Eurogruppo non trova l'intesa su Atene, che per avere il via libera agli aiuti economici (necessari per pagare stipendi e pensioni) dovrà ancora aspettare

ATENE - "E' a rischio la stabilità dell'euro". Così il premier greco Antonis Samaras ha ammonito oggi partner e creditori sul rischio di una destabilizzazione dell'eurozona, a fronte del mancato accordo sulle misure per sbloccare gli aiuti finanziari alla Grecia. "I nostri partner e il Fondo monetario internazionale hanno il dovere di fare ciò che devono, non è solo il futuro del nostro Paese, ma la stabilità dell'intera zona euro a dipendere dal successo dell'esito di questo impegno dei prossimi giorni", ha detto Samaras in una dichiarazione.

IL "NO" AGLI AIUTI DOPO UNA NOTTE DI TRATTATIVE - La tranche da 44 miliardi di euro che la Grecia dovrebbe ricevere per poter pagare stipendi e pensioni non è stata sbloccata. I ministri delle Finanze dell'Eurozona, riuniti la notte scorsa a Bruxelles, non sono riusciti infatti a raggiungere un accordo sulle misure da prendere per sbloccare gli aiuti finanziari alla Grecia, nonostante un negoziato durato quasi 12 ore e terminato alle 4.30 del mattino. Decisive le resistenze della Germania. L'Eurogruppo è stato comunque riconvocato lunedì prossimo, 26 novembre, per riprendere il negoziato dal punto in cui è stato lasciato.

"L'Eurogruppo ha avuto un'ampia discussione e fatto progressi nell'individuazione di un pacchetto consistente di iniziative credibili volti a contribuire ulteriormente e sostanzialmente alla sostenibilità del debito greco", si legge nello stringatissimo comunicato finale della riunione. "L'Eurogruppo - prosegue il comunicato - ha interrotto la sua riunione per consentire l'approfondimento tecnico di alcuni elementi di questo pacchetto".

"IN EUROPA NON MI FACCIO PIU' ILLUSIONI" - All'uscita, a una giornalista greca che gli chiedeva se fosse deluso del mancato accordo, il presidente dell'Eurogruppo, Jean-Claude Juncker, ha risposto: "Madame, in Europa io non mi faccio più illusioni", ma ha anche detto di ritenere che "un accordo sarà possibile lunedì". Sia Juncker che la direttrice del Fondo monetario internazionale Christine Lagarde hanno sostenuto che fra l'Eurozona e il Fondo "le posizioni si sono ravvicinate" riguardo alle misure per garantire la sostenibilità del debito greco. All'ultima riunione, Lagarde aveva espresso il suo disaccordo rispetto all'idea dell'Eurogruppo di posporre di due anni, al 2022 il ritorno del debito di Atene a "condizioni di sostenibilità", ovvero sotto il 120% rispetto al Pil.

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