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Sabato, 20 Aprile 2024
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Il tramonto di Alba Dorata e la festa in piazza: "È un'organizzazione criminale"

In migliaia davanti al tribunale di Atene per il verdetto: scontri con la polizia. Il leader Michaloliákos, negazionista e ammiratore del nazismo, rischia fino a 10 anni di carcere

Tramonta in una mattina di inizio ottobre Alba Dorata. Il leader di Alba Dorata, Nikólaos Michaloliákos, "è a capo di una organizzazione criminale": lo ha dichiarato il Tribunale di Atene al termine del lungo processo che ha tra l'altro condannato un membro del partito di estrema destra, neonazista, greco per l'omicidio di un rapper antifascista di 34 anni avvenuto nel 2013: 7 anni fa il rapper antifascista KillahP, alias Pavlos Fyssas venne pugnalato a morte da una squadra d'attacco di Alba Dorata. Dopo questo tragico fatto di sangue la macchina della giustizia si mise in moto. Restare a guardare non era più un'opzione.

Alba Dorata è un'organizzazione criminale

L'omicida di Fyssas rischia l'ergastolo. Michaloliákos, negazionista della Shoah e ammiratore del nazismo, rischia fino a 10 anni di carcere. Alla lettura della sentenza, il pubblico in aula è esploso in applausi, all’esterno dell’edificio migliaia di manifestanti antifascisti si scontravano con la polizia, che ha sparato anche gas lacrimogeni  e usato cannoni ad acqua per disperdere la folla (circa 15 mila persone) che aveva lanciato ordigni incendiari. I manifestanti erano riuniti ai cancelli del tribunale della capitale greca sin dallle prime ore di questa mattina, in attesa del verdetto: la polizia aveva dispiegato un possente dispositivo di sicurezza. "La gente vuole i nazisti in prigione", si legge su uno degli striscioni esposti davanti al tribunale. 

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La madre di Fyssas dopo la sentenza

Erano 68 le persone finite sotto processo, di cui una ventina sono ex deputati. Il movimento è stato fondato nel 1993 ed è salito alla ribalta in corrispondenza della crisi economica del Paese un decennio fa, convogliando la rabbia di alcuni settori della società. Nel 2012 era entrato in parlamento ma dopo le elezioni del 2019 aveva perso tutti i suoi seggi parlamentari. Solo 11 dei 68 imputati si sono presentati oggi in aula. Dopo un processo durato oltre cinque anni, i leader del partito greco di estrema destra Alba Dorata sono stati quindi giudicati colpevoli dell'accusa di aver guidato un'organizzazione criminale che terrorizzava gli stranieri, gli immigrati, gli oppositori politici e chiunque venisse percepito come un nemico. Giù il sipario, si aprono le porte del carcere.

Grecia, Alba Dorata in parlamento con le pistole

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