Greenpeace, amnistia per tutti: anche per l'italiano (in ritardo)
Ai trenta attivisti arrestati dopo una protesta contro una piattaforma petrolifera russa è stata notificata l'amnistia. Per Christian D'Alessandro il provvedimento è arrivato solo oggi: mancava il traduttore
ROMA - Regalo di Natale per i trenta attivisti di Greenpeace arrestati lo scorso settembre dopo una protesta contro una piattaforma petrilofera russa nelle acque artiche. Per loro, dopo le accuse di "pirateria" e "teppismo", la giustizia russa ha notificato - proprio nel giorno di Natale - l'amnistia.
L'unico a non avere ricevuto la notifica era stato l'italiano Christian D'Alessandro che è stato raggiunto dal provvedimento nella mattina di Santo Stefano. Il ritardo è stato dovuto soltanto all'assenza di un interprete e, poche ore dopo i suoi compagni, anche l'attivista italiano ha potuto esultare.
Un portavoce dell’associazione ambientalista ha riferito che i membri stranieri dell’equipaggio dell'Artic Sunrise - la nave usata per la protesta - hanno già chiesto alle autorità russe i visti per lasciare il Paese e aspettano di averli nei prossimi giorni.