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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Chi era Andrea Manfredi, morto nell'incidente aereo: il ciclismo sempre nel cuore

Lo schianto del Boeing ieri mattina nel mare di Giava, Indonesia. "Posso cambiare vita, ma non posso cambiare la mia passione" aveva scritto nell'ultimo post pubblicato due giorni fa da Giacarta, dove si trovava per una vacanza

Nuovi resti umani sono stati ritrovati oggi sul luogo dell'incidente dell'aereo Lion Air che si è schiantato in mare con 189 persone a bordo. Il Boeing 737 MAX 8 della compagnia low cost indonesiana entrato in servizio solo pochi mesi fa è scomparso dai radar lunedì, 13 minuti dopo il decollo da Giacarta. Si è schiantato nel Mare di Java poco dopo aver chiesto il permesso di tornare nella capitale indonesiana. A bordo del velivolo si trovava anche un cittadino italiano. Decine di sommozzatori sono stati inviati sul luogo della scomparsa del volo. Ma già ieri sera i servizi di soccorso non avevano più speranze di trovare sopravvissuti. I soccorritori hanno riempito decine di sacchi con ciò che resta dei corpi delle vittime, che saranno inviati a Giacarta per l'esame del Dna in vista dell'identificazione.

Secondo il vicecapo della polizia nazionale, Ari Dono Sukmanto, tra quelli recuperati c'è anche il corpo di un bambino. I soccorritori hanno anche riempito 14 sacchi con vari detriti, comprese scarpe, portafogli e vestiti. "Speriamo di individuare la maggior parte della carcassa dell'aereo", ha aggiunto Syaugi. Secondo il Comitato di sicurezza dei trasporti nazionali, l'aereo aveva a bordo 178 passeggeri adulti, un bambino, due neonati, due piloti e sei membri dell'equipaggio. Tra i passeggeri, c'erano 20 impiegati del ministero delle Finanze indonesiano e l'ex ciclista italiano Andrea Manfredi.

Chi era Andrea Manfredi, l'italiano morto nell'incidente

La bici quasi in ogni scatto. Lo sguardo sorpreso sul mondo. "Viaggia per seguire sempre i tuoi sogni" scriveva su Facebook Andrea Manfredi, l'italiano che si trovava sul Boeing 737 MAX 8 precipitato in mare questa mattina in Indonesia con a bordo 189 persone. Il pallino per le due ruote, del resto, lo aveva guidato in giro per il mondo: Repubblica Ceca, Hong Kong, Giacarta. Angoli della terra girati sempre con la sua bike.

"Posso cambiare vita, ma non posso cambiare la mia passione" aveva scritto Andrea nell'ultimo post pubblicato due giorni fa da Giacarta, dove si trovava per una vacanza. Originario di Massa, 26 anni compiuti a febbraio, Andrea era partito dall'aeroporto Galileo Galilei di Pisa il 17 ottobre con un volo per Hong Kong.

Un passato da ciclista professionista, nel 2013 ha gareggiato nella squadra Ceramica Flaminia, per poi entrare nel team della Bardiani CSF, dove ha militato tra il 2014 e il 2015. Tantissimi i messaggi di cordoglio apparsi sui suoi profili Facebook. "Riposa in pace, campione", "Buon viaggio" si legge tra i commenti che scrivono amici e conoscenti di Andrea. Il giovane viveva a Marina di Massa con i genitori e negli ultimi due anni si era occupato di commercializzazione di biciclette e articoli sportivi con la sua società Sportek con sede a Marina di Massa.

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