rotate-mobile
Mercoledì, 24 Aprile 2024
Lotta al crimine

L'app installata sui cellulari dei criminali era intercettata dalla polizia: centinaia di arresti (in tutto il mondo)

Il primo ministro australiano ha definito quella messa a segno un'operazione "spartiacque" nella lotta alla criminalità organizzata globale. Alle indagini hanno partecipato anche FBI ed Europol. Nelle chat si parlava di traffico di droga, riciclaggio di denaro e di omicidi da commettere. I dettagli

Avrebbe dovuto essere uno strumento impenetrabile utilizzato dalla malavita per pianificare i propri crimini, si è rivelata un cavallo di troia che ha consentito alle forze dell'ordine di arrestare centinaia di persone e sequestrare decine di tonnellate di droga. Tutto grazie ad un'app, nota come AnoM, utilizzata da bande organizzate di tutto il mondo per inviare e ricevere messaggi criptati e scambiarsi informazioni su omicidi da eseguire, sulle modalità con cui riciclare denaro sporco o smerciare droga. Messaggi che però venivano intercettati anche dalle forze dell'ordine. 

L'operazione, denominata Ironside, è partita tre anni fa ed ha assestato "un duro colpo alla criminalità organizzata, non solo in questo paese", ha fatto sapere il primo ministro australiano Scott Morrison, ma "in tutto il mondo". Sì perché all'indagine hanno collaborato  le forze di polizia di diversi Stati tra cui l'FBI statunintense, la polizia federale australiana (AFP), le forze dell'ordine della Nuova Zelanda, nonché l'Europol (ufficio europeo di polizia). 

Solo in Australia sono stati eseguiti 224 arresti. In manette sono finiti membri di bande di motociclisti, uomini legati alla mafia (a quanto sembra anche legati a quella italiana), appartenenti ad organizzazioni criminali mediorientali ed euoropee nonché alla triade asiatica e narcotrafficanti sudamericani. La polizia federale australiana ha sequestrato 3 tonnellate di droga e 27 milioni di dollari in contanti e beni.

Secondo le autorità locali, si tratta della più grande operazione mai portata a termine in Australia ed ha visto impegnati 4.000 agenti di polizia, mentre sarebbero 9.000 i poliziotti coinvolti in tutto il mondo. In Nuova Zelanda sono state arrestate 35 persone e recuperati 2,7 milioni di dollari grazie all'operazione chiamata 'Trojan Shield dalle autorità locali ' e definita come "la più sofisticata al mondo contro la criminalità organizzata che sia stata condotta fino a oggi dalla polizia". Ma sarebbero centinaia le persone finite in manette in decine di Paesi di vari continenti tra cui Stati Uniti, in Canada, Germania, Paesi Bassi, Inghilterra, Scozia, Norvegia, Lituania, Ungheria, Finlandia, Estonia, Svezia e Danimarca.  

Il primo ministro australiano ha definito Ironside un'operazione "spartiacque" nella lotta alla criminalità organizzata globale, mentre il commissario della polizia federale australiana Reece Kershaw ha affermato in una conferenza stampa che la polizia è stata in grado di intercettare operazioni antidroga ed evitare omicidi e sparatorie di massa.

operazione ironside-2

In che modo? In buona sostanza, hanno spiegato le stesse autorità australiane, le forze di polizia hanno potuto leggere milioni di messaggi in tempo reale e scoprire così complotti e trame criminali. "Tutto ciò di cui parlavano è droga, violenza, aggressioni e persone innocenti che dovevano essere uccise ", ha rivelato il commissario Kershaw. In sostanza, i malviventi pensavano di potersi scambiare messaggi criptati in relativa 'sicurezza', e invece quei messaggi venivano letti anche dalle forze dell'ordine. L'app AnoM a quanto pare era installata nei cellulari di centinaia di appartenenti a bande criminali di tutto il mondo.

A diffonderla nel mondo del crimine sarebbe stato un trafficante di droga australiano latitante al quale era stata data da agenti sotto copertura. Sul mercato nero era possibile acquistare smartphone con l'app già preinstallata. 

Secondo l'Europol gli arresti sarebbero in totale 800 in più di 100 Paesi. Si tratta della più grande operazione coordinata della polizia nel suo genere. Gli agenti, spiegano dall'ufficio di polizia europeo, hanno avuto accesso a 27 milioni di messaggi, che hanno richiesto 18 mesi per essere esaminati.

(Nell'articolo il primo ministro australiano Scott Morrison. Foto: EPA/DEAN LEWINS AUSTRALIA AND NEW ZEALAND OUT)

In Evidenza

Potrebbe interessarti

L'app installata sui cellulari dei criminali era intercettata dalla polizia: centinaia di arresti (in tutto il mondo)

Today è in caricamento