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Giovedì, 28 Marzo 2024
ARGENTINA / Argentina

Argentina, 50 anni di reclusione per Videla. Sequestrò i figli dei desaparecidos

Furono 500 i bambini nati nelle carceri clandestine ed affidati a famiglie vicine al regime. I giudici: pratica sistematica di "terrorismo di Stato"

Un grido di gioia è esploso davanti all'aula del tribunale di Buenos Aires quando è stata letta la condanna contro gli ex dittatori Jorge Videla e Raynaldo Bigone. I due uomini, condannati rispettivamente a 50 e 15 anni di carcere, sono stati riconosciuti colpevoli del sequestro dei figli dei dissidenti politici, affidati a famiglie vicine al regime

Probabilmente si è trattato di un risultato inaspettato anche per le nonne di plaza di Mayo, le madri dei desaparecidos che oltre ai figli si sono viste portare via anche i nipoti. “Questa è la giustizia, è arrivata adesso” ha detto Estela de Carlotto, come riferisce Euronews. “Per la società è una guarigione”.

Alla lunga lista delle vite spezzate durante gli anni della dittaura, vanno aggiunte anche quelle dei circa 500 bambini nati nelle carceri clandestine da madri spesso uccise dopo il parto.

I piccoli venivano affidati a nuove famiglie, persone approvate dal regime, in modo da poter estirpare alla radice il germe della dissidenza. Nonostante questo non sono poche le persone che, chiamate in tribunale, hanno deposto contro i propri genitori adottivi. 

In aula sono state portate le storie di 35 persone, ex bambini rapiti, ora adulti, che chiedono che venga fatta giustizia. La difesa li ha definiti “casi isolati”, ma per i giudici non ci sono dubbi: si è trattato di una pratica sistematica.

Per Maria del Carmen Roqueta, presidente della Corte, e i suoi colleghi, i sequestri “furono attuati attraverso una pratica generale e sistematica di sottrazione, detenzione e occultamento di minori”, come si legge sul quotidiano Clarin. Questa pratica fu possibile “alterando e annullando la loro identità durante il sequestro, la prigionia, la sparizione delle loro madri nel quadro di un piano generale di annichilimento … attuando metodi di terrorismo di Stato tra il 1976 e il 1983”. 

Oltre ai due ex dittatori sono stati condannati anche militari, dottori ed altri complici. Tra questi vi sono anche gli intermediari che si occupavano di affidare i bambini ai nuovi genitori. Si conta che siano circa un centinaio coloro che hanno potuto riabbracciare i propro parenti. 

Videla e Bigone sono già stati riconosciuti colpevoli delle torture, gli omicidi e le innumerevoli violazioni dei diritti umani attuate durante gli anni della dittatura militare contro i dissidenti politici. Si conta che siano 30mila le persone uccise dal regime tra la fine degli anni Settanta e l'inizio degli anni Ottanta. 

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