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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Alcune armi inviate dall'Italia in Ucraina non funzionano

Venti cannoni M109L mandati agli ucraini non sarebbero utilizzabili: ora devono tornare indietro

L'Italia avrebbe mandato in Ucraina delle armi che non funzionano. Venti cannoni semoventi M109L consegnati dall'esercito italiano agli ucraini a settembre sarebbero inutilizzabili: lo sostiene il Financial Times che riporta le dichiarazioni di un consigliere del ministro della Difesa ucraino. Ora i cannoni dovranno tornare indietro per essere riparati. Dopo l'inizio della guerra russo-ucraina, i Paesi Nato hanno inviato diversi rifornimenti bellici al fronte, ma alcuni hanno svuotato i loro arsenali di residui bellici datati e che non sempre sono stati utili o da subito operativi. Potrebbe essere successo lo stesso con le armi italiane. 

Le armi inviate dal governo Draghi in Ucraina

I cannoni donati dall'esercito italiano agli ucraini risalgono al governo Draghi. Come rivelato dal Financial Times, ora gli M109L sono stati inclusi in un elenco di materiali da "rottamare" arrivati in Ucraina e che non sono utilizzabili. I cannoni semoventi che l'Italia ha inviato in Ucraina sono 20, prodotti dall'italiana Oto Melara nei primi anni Novanta

L'M109 è stato tra i sistemi di artiglieria più diffusi all'interno dell'Alleanza atlantica durante la Guerra Fredda, per poi essere richiamato dal servizio dopo il crollo dell'Urss. Nel 2002 l'Italia ha trasferito tutti i suoi semoventi nel colossale deposito di Lenta, in provincia di Vercelli, dove sono stati accumulati quasi tremila mezzi corazzati

Lasciati marcire i carri armati che potevano aiutare l'Ucraina

Il governo Draghi voleva contribuire a rafforzare l'artiglieria ucraina recuperando gli M109L, oltre a sei PZH2000, più recenti. che erano abbandonati da oltre venti anni all'aria aperta in un territorio umido. Come riporta Repubblica, l'accordo prevedeva di fornirne sessanta, ma per rimettere a posto gli apparati meccanici erano necessari kit provenienti dagli Stati Uniti. Si è deciso allora di effettuare una revisione parziale dei primi venti M109L per poi trasferirli in Ucraina a settembre, dove tecnici locali avrebbero poi installato le componenti americane.

Quali armi ha mandato l'Italia in Ucraina

Tuttavia, le parti statunitensi non sono mai arrivate o si sono dimostrare incompatibili con la versione italiana dell'arma, non è chiaro. Ma è sicuro che i cannoni sono rimasti per mesi fermi e ora, pare, torneranno indietro, per completare i lavori necessari in officina, in Italia o in Belgio.

 La revisione degli altri quaranta M109L è stata portata a termine in Italia, ma si è dovuto aspettare che i pezzi necessari venissero costruiti ex novo: i semoventi sono cominciati a partire solo dopo Pasqua, come visto nel convoglio filmato alla stazione ferroviaria di Udine.

Cosa sono e come funzionano i cannoni M109L inviati dall'Italia in Ucraina

Alcuni M109L sono in Ucraina e operativi al fronte, come mostrano alcuni video circolati sui social.  L'M109L è la versione italiana aggiornata del cannone di artiglieria semovente americano M109. In generale, l'Italia dispone di 221 M109L, equipaggiati con un cannone da 155 mm/39 di produzione italiana. Nonostante l'età, l'M109L è in grado di sparare trai 24 e i 30 chilometri di distanza.

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