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Venerdì, 29 Marzo 2024
TURCHIA

Fotoreporter italiano arrestato a Istanbul

Mattia Cacciatori è stato fermato dalla polizia mentre effettuava alcune riprese. Ha avvisato un'amica che si trova nella capitale turca per l'Erasmus

ISTANBUL (TURCHIA) - Stava filmando la manifestazione di Gezy Park e le cariche della polizia ed è stato fermato dagli agenti a Istanbul. Si tratta di Mattia Cacciatori, fotoreporter veronese di 24 anni.

La notizia è stata diffusa dall'associazione Articolo 21. Fonti della Farnesina confermano che il consolato generale sta seguendo la vicenda in stretto contatto con le autorità turche. 

Mattia Cacciatori, fotoreporter di San Giovanni Lupatoto, si trovava in piazza Taskim, ad Istanbul, quando è stato arrestato dalle forze dell'ordine turche. Nel trambusto però, Cacciatori è riuscito ad avvisare un'amica e coetanea veronese che si trova nella capitale turca per l'Erasmus: "Mi hanno arrestato, sono sul furgone insieme ad altre persone, arrestate anche loro, e mi stanno portando nella stazione centrale di Aksaray". La telefonata è stata effettuata alle 20.53, 19.53 in Italia, dal telefono che Giulia Stanghito aveva lasciato al giovane. 

"Io sono rientrata in Italia il 20 giugno, lui è partito il 22", spiega la Stanghito alla stampa locale e intanto resta in contatto con Chiara, la ragazza che si trova in Turchia per l'Erasmus: "Con il progetto Erasmus sono andata a vivere un anno in Turchia e sapendo che Mattia partiva gli ho lasciato il mio numero di cellulare, nel caso avesse avuto bisogno di contattare qualcuno. Lui e Chiara si sono conosciuti e ieri sera l'ha chiamata. Ha detto che stava bene, che lo avevano solo caricato sul furgone, ma siamo preoccupate".

Mattia sarebbe dovuto rientrare nella giornata di domani ma in piazza Taskim tremila persone stavano marciando su Gezi Park e alle 18 sono scoppiati i disordini, con la polizia che caricava di lacrimogeni e di idranti. Cacciatori, laureato in Cooperazione allo sviluppo ed ex consigliere di San Giovanni, con una fortissima passione per i reportage di guerra, si trovava li. Ad immortalare la cruda guerra fatta di violenza e di bisogno di libertà.

"Siamo riuscite a mandargli un sms e lui ci ha risposto - Giulia prosegue nel suo resoconto con l'aggiornamento arrivato alle 22 - Ha detto che era riuscito ad avvisare i genitori, è stato allertato anche il console e comunque lui è ancora in questura centrale, a Vatan". Intanto sulla pagina Facebook del giovane fotoreporter gli amici fanno sentire tutto il loro sostegno.

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