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Venerdì, 19 Aprile 2024
pugno duro / Iran

Arriva la prima condanna a morte per le proteste in Iran

La magistratura del paese ha incriminato circa 800 persone per il loro coinvolgimento nei "recenti disordini" esplosi dopo morte di Mahsa Amini

In Iran proseguono le proteste esplose dopo la morte di Mahsa Amini. E non si ferma il pugno duro delle autorità della Repubblica Islamica. Un tribunale di Teheran ha condannato a morte, per la prima volta, una persona accusata di aver partecipato alle "rivolte" esplose dopo la morte della 22enne, la giovane curda deceduta tre giorni dopo il suo arresto da parte della polizia morale di Teheran, che l'ha accusata di aver violato il rigido codice di abbigliamento in vigore, imponendo in particolare l'uso del velo alle donne.

Secondo il verdetto, la persona è stata condannata a morte per "aver appiccato il fuoco a un edificio governativo, turbato l'ordine pubblico, per assemblea e cospirazione per commettere un crimine contro la sicurezza nazionale". 

La magistratura iraniana ha incriminato circa 800 persone per il loro coinvolgimento nei "recenti disordini" nella provincia meridionale di Hormozgan e nelle province centrali di Esfahan e Markazi, secondo quanto riportato da Mizan, l'agenzia dell'Autorità giudiziaria e delle agenzie locali. Secondo l'autorità vicino alla magistratura, 164 persone saranno processate nella provincia meridionale di Hormozgan, altre 276 in quella centrale di Markazi e, infine, 316 nella provincia di Isfahan, mentre 100 giovani sono stati rilasciati con la promessa con non prenderanno più parte a disordini in futuro.

Dall'inizio delle proteste, lo scorso 16 settembre, le persone incriminate hanno superato le 2 mila, di cui circa meta' a Teheran. Secondo le organizzazioni per i diritti umani che monitorano la situazione dall'estero, gli arrestati sono 15 mila, ma Teheran smentisce il dato. Il direttore generale della giustizia della provincia di Hormozgan, citato da Mizan, ha annunciato l'incriminazione di 164 persone "accusate dopo le recenti rivolte per la sicurezza" nella provincia.

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