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Mercoledì, 24 Aprile 2024
PORTOGALLO / Portogallo

Il falso economista che ha preso in giro per mesi il Portogallo

Il suo volto era spesso in televisione, agenzie di stampa internazionali riportavano le sue parole, i giornali davano ampio spazio alle sue analisi economiche: ma Artur Baptista da Silva era un impostore

Artur Baptista da Silva è già una figura da antologia. Ha preso in giro un intero paese e messo in ginocchio la credibilità di parte dei media portoghesi.

Falso economista, falso coordinatore di un fantomatico gruppo di ricerca dell’United Nations Development Programme “sugli effetti della recessione nei paesi dell’Europa meridionale”, falso docente di Economia sociale al Milton College del Wisconsin (chiuso da trent’anni), falso consulente della Banca mondiale. Da Silva in pochi mesi era diventato il più popolare economista portoghese sui temi della crisi. Il suo falso curriculum includeva anche il ruolo di consigliere economico del politico portoghese João Sampaio, morto nel 2011.

Il suo volto era spesso in televisione, agenzie di stampa internazionali riportavano le sue parole, i giornali davano ampio spazio alle sue analisi economiche sulla rinegoziazione del debito da parte di Lisbona: "Se non lo facciamo ora, tra sei mesi dovremmo farlo in ginocchio", diceva con tono accademico.

Da Silva aveva elencato tutta una serie di dati sulla disoccupazione e su quanti, in Portogallo, vivono sotto la soglia di povertà. Secondo quanto scrive l’Independent Artur Baptista da Silva non è un economista, né avrebbe mai ricoperto le cariche elencate all’inizio. Tutto ha avuto inizio ad aprile del 2012, quando si presentò a un convegno di una delle più importanti istituzioni filantropiche portoghesi, l’Academia do Bacalhau, portando con sé moltissimi biglietti da visita che si è poi scoperto contenevano false credenziali.  Artur Baptista da Silva non era in trasferta da un'accademia ma reduce da un anno di galera per truffa.

Nel suo ruolo di critico dell’austerità Baptista attirava spesso anche l'attenzione dei sindacati, che apprezzavano le teorie di quel sobrio e competente esperto della Banca mondiale. Sarà poi un giornalista televisivo a svelare la messinscena con un paio di telefonate. Agli uffici dell’United Nations Development Programme Artur Baptista da Silva non l’hanno mai sentito nominare. Adesso è in custodia cautelare in carcere: la polizia ha avviato un’indagine per frode. Fonte: The Independent

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