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Martedì, 23 Aprile 2024
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Asia Bibi è libera: forse ci sarà l'Italia nel suo futuro

Scarcerata la donna pachistana assolta la settimana scorsa dalla Corte suprema dall'accusa di blasfemia: è diventata negli anni un simbolo della libertà religiosa

E' uscita dal carcere Asia Bibi, la donna pachistana assolta la settimana scorsa dalla Corte suprema dall'accusa di blasfemia, accusa per la quale era stata condannata a morte. Il marito della donna ha chiesto l'aiuto dell'Italia, e si starebbe valutando la richiesta di concederle l'asilo politico.

A differenza di quanto riferito in un primo momento alla Bbc dal suo avvocato, Saif ul Malook, Asia Bibi non è stata portata fuori dal Pakistan con i suoi parenti più stretti: non si sa dove è diretta, ma è ancora in Pakistan. Nei giorni scorsi, dopo la notizia della sua assoluzione, in tutto il Paese si erano registrati disordini e proteste da parte dei gruppi islamisti.

"Asia Bibi ha lasciato il carcere ed è stata trasferita in un luogo sicuro! Ringrazio le autorità pakistane - twitta il presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani -. La aspetto appena possibile, insieme a suo marito e alla sua famiglia, al Parlamento europeo".

La storia di Asia Bibi

Contadina e madre di cinque figli, Asia Bibi è rimasta in bilico tra la vita e la morte dal 2010 a pochi giorni fa. Le accuse contro la donna, oggi 47enne, risalgono al 2009 quando le sue compagne di lavoro, tutte musulmane, accusarono lei, cristiana, di aver contaminato la loro acqua immergendo la sua tazza nella brocca comune. Le donne denunciarono Asia Bibi ad un predicatore sostenendo che, durante la discussione che seguì, avrebbe offeso apertamente Maometto, macchiandosi del reato di blasfemia. Prima di consegnarla alla polizia, però, i suoi aguzzini l’avrebbero rinchiusa in uno stanzino e picchiata selvaggiamente. Durante quelle violenze secondo l’accusa Asia Bibi avrebbe ammesso le sue "colpe".

Asia Bibi, proteste in Pakistan

Una settimana fa la corte suprema del Pakistan ha assolto la donna da tutte le accuse (anche alla luce del fatto che la confessione le venne estorta da una folla inferocita). Bibi è sembrata incredula alla lettura del verdetto. La sua assoluzione ha però provocato enormi tensioni in tutto il Paese, con i gruppi radicali che hanno manifestato più volte contro la sentenza invocando una rivolta di popolo. Ci sono state manifestazioni di piazza in diverse città, organizzate da Tehreek-e-Labaik Pakistan (TLP), un gruppo religioso estremista diventato partito politico, che chiede la condanna a morte della donna. I cristiani, minoranza perseguitata, sono spesso presi di mira nel Paese.

L'appello all'Italia del marito di Asia Bibi: “Aiutateci a lasciare il Pakistan” 

Ha raggiunto le 20mila firme su Change.org una petizione alle massime autorità italiane (il presidente della Repubblica Mattarella, il premier Conte, il ministro degli Affari Esteri e i due vicepremier) perché “concedano subito il diritto di asilo e forniscano ad Asia Bibi tutta la protezione politica e diplomatica di cui ha bisogno”.

La storia di Asia Bibi, per otto anni nel braccio della morte

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