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Sabato, 20 Aprile 2024
Siria / Siria

Assad: "Armi chimiche, rispetteremo l'accordo"

Per Damasco il dispiegamento di una forza internazionale di interposizione e' "inaccettabile". Bashar Assad nel corso dell'intervista a Rainwes lo ha ribadito: "Non funzionerebbe"

DAMASCO - "Dobbiamo rispettare tutti i trattati che firmiamo. Non abbiamo riserve. Abbiamo deciso di aderire all'accordo". Lo ha detto il presidente siriano, Bashar Assad, a Rainews nel corso della prima intervista dopo la Risoluzione approvata dal Consiglio di sicurezza dell'Onu.

"Come governo siamo pronti all'eventualita' di una conferenza di pace Ginevra 2 ma non possiamo decidere chi guidera' la nostra delegazione finche' non conosceremo "contesto e criteri" su cui si basera' la conferenza. Lo ha detto il presidente siriano, che poi ha aggiunto: "Molti paesi europei hanno adottato la prassi americana nel trattare con altri paesi: quando hanno un problema o sono in disaccordo tagliano ogni tipo di rapporto". L'Ue "parla di aiuti ma poi impone embargo alla Siria", ha aggiunto.

Per Damasco il dispiegamento di una forza internazionale di interposizione e' "inaccettabile". Bashar Assad nel corso dell'intervista a Rainwes lo ha ribadito. "Non funzionerebbe - ha spiegato il presidente siriano - perche' non c'e' un Paese che lotta contro un altro. La situazione e' completamente diversa: vi sono bande che esistono dappertutto dentro la Siria. Ipotizzando di accettarla (ma resta inaccettabile) dove si potrebbero posizionare le truppe di interposizione?"

"Quando gli oppositori sono armati non si possono definire opposizione, ma terroristi", continua il leader siriano, aggiungendo che il suo regime non intende discutere "con Al Qaeda e i terroristi o con chi chiede un intervento militare straniero in Siria". Per Assad, se gli oppositori "rinunceranno alle armi", il regime sara' disposto a discutere "con chiunque".

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