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Martedì, 23 Aprile 2024
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È l'Iraq il nuovo terreno di scontro tra Usa e Iran

L'ambasciata americana di Baghdad "è stata evacuata dal personale diplomatico" dopo che la sede diplomatica è stata attaccata da una folla di partecipanti al corteo funebre dei 25 combattenti uccisi nelle incursioni aeree Usa in Iraq. Trump: "Rappresaglia"

Il governo iracheno ha condannato i raid aerei lanciati domenica scorsa dagli Stati Uniti contro milizie filoiraniane, bollandoli come una violazione della sovranità irachena. È quanto si legge in un comunicato diffuso dall'esecutivo di Baghdad al termine di una riunione di emergenza del Consiglio per la sicurezza nazionale tenuta oggi, mentre è in atto un assalto all'ambasciata Usa.

"Il governo iracheno condanna questa azione e la considera una violazione della sovranità irachena - si legge nel comunicato - questa è una grave violazione delle regole di ingaggio delle forze della coalizione, comprese quelle statunitensi, nel portare avanti operazioni senza l'approvazione del governo iracheno".

"Questa operazione ha preso di mira iracheni impegnati al confine con la Siria contro i terroristi del Daesh (acronimo arabo di Isis, ndr) questo mette in pericolo la sicurezza e la sovranità dell'Iraq e minaccia la sicurezza di tutti".

Il governo ha quindi riferito di "decine di membri delle forze irachene rimasti uccisi o feriti" nell'attacco americano, rimarcando il fatto che "l'Iraq ha più volte espresso il proprio rifiuto di diventare un campo di battaglia o parte di qualsiasi conflitto regionale o internazionale".

Il raid americano in Iraq

Domenica scorsa le forze Usa hanno colpito cinque obiettivi, tre in Iraq e due in Siria, controllati dalle Forze di mobilitazione popolare, Kataib Hezbollah, causando almeno 25 morti e 51 feriti.

Il Pentagono ha dichiarato domenica di aver messo a segno "attacchi difensivi di precisione" contro i miliziani sostenuti dall'Iran, "in risposta ai loro ripetuti attacchi alle basi irachene che ospitano le forze della coalizione".

Da Trump sono arrivate dure accuse contro l'Iran: "Ora l'Iran sta orchestrando un attacco all'ambasciata Usa a Baghdad" ha scritto su Twitter il presidente degli Stati Uniti.

"L'Iran ha ucciso un contractor americano, ferendone molti. Noi abbiamo risposto con fermezza e sempre lo faremo. Ora l'Iran sta orchestrando un attacco all'ambasciata Usa in Iraq. Saranno ritenuti pienamente responsabili. Inoltre, ci aspettiamo che l'Iraq utilizzi le sue forze per proteggere l'Ambasciata, l'abbiamo fatto presente!".

Il segretario di Stato americano, Mike Pompeo, ha avuto un colloquio telefonico con il primo ministro iracheno, Adel Abdul Mahdi, e con il presidente, Bahram Salih, a seguito dell'assalto all'ambasciata Usa a Baghdad. Pompeo ha chiarito che gli Stati Uniti "proteggeranno e difenderanno" i loro cittadini che si trovano nel Paese arabo per "sostenere un Iraq sovrano e indipendente".

Sia Abdul Mahdi che Salih, si conclude la nota, hanno assicurato al segretario di Stato che garantiranno "la sicurezza del personale e delle proprietà degli Stati Uniti".

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