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Giovedì, 28 Marzo 2024
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New York, l'attentatore è un uzbeko di 29 anni negli Usa dal 2010: incubo lupi solitari

Pick-up sulla pista ciclabile a Lower Manhattan: 8 morti e più di 10 feriti

New York ripiomba nel terrore. Il suo nome è Sayfullo Habibullaevic Saipov, di origini uzbeke, risiede a Tampa, in Florida, e sarebbe arrivato negli Stati Uniti sette anni fa. E' stato neutralizzato dalla polizia un chilometro dopo la strage, mentre gridava "Allahu Akhbar". E' lui l'attentatore che ha ucciso almeno 8 persone (12 sono rimaste ferite) a Lower Manhattan, New York. Tra le vittime cinque amici argentini in vacanza.

Chi è l'attentatore

Possedeva la "Green Card", il permesso di residenza permanente negli Stati Uniti. In realtà, secondo quanto si è appreso, l'uomo abitava a Patterson, nel New Jersey, insieme alla moglie e a tre figli.

Attacco a New York: morti e feriti

Con un pick-up preso a noleggio ha abbandonato le corsie della West Street, l'autostrada urbana che costeggia l'Hudson, e si è immesso sulla pista ciclabile a tutta velocità. Tra le vittime ciclisti e anche pedoni. Sei persone sono rimaste uccise dal pickup, altre due vittime invece hanno avuto un infarto e sono state dichiarate morte in ospedale.

Video: l'attentatore ripreso mentre fugge

"Non c'è ancora nessuna rivendicazione dell'attacco a New York, ma le modalità, come l'uso di un mezzo, sono in linea con le istruzioni dell'Isis", spiega Rita Katz, direttrice del Site, il sito di monitoraggio del terrorismo islamico sul web.

Attentato a New York, il terrore torna nel giorno di Halloween

Il New York Times riporta come vicino al furgoncino bianco usato dal killer siano stati rinvenuti appunti scritti a mano in arabo che indicano lealtà all'Isis.

"Atto codardo di terrore"

Un "atto codardo di terrore". Così Bill de Blasio, il sindaco di origini italiane di New York ha commentato l'attacco. Si tratta di una "tragedia orribile", ha continuato il primo cittadino dicendo che l'atto è stato pensato per "distruggere il nostro spirito", già messo alla prova dall'attacco terroristico dell'11 settembre 2001. Andrew Cuomo, il governore dello Stato di New York, ha ribadito che si è trattato di un attacco isolato: non c'era uno schema terroristico più ampio.

Incubo lupi solitari

Gli Usa fanno i conti con il terrorismo del "militante casuale", dell’estremista radicalizzato sul web o in chissà quale altro modo. Poco conta se arriverà o meno la rivendicazione dello Stato Islamico. Gli appelli dell'Isis ai suoi simpatizzanti hanno messo in moto una modalità di attacco impossibile da prevenire: un furgone, un'auto, un camion (affittati) lanciati sulla folla sono più che sufficienti per provocare decine di morti. Ora che l'Isis ha perso sul terreno in Siria e Iraq, sono i lupi solitari a fare paura.

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