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Venerdì, 19 Aprile 2024
ATTENTATI / Belgio

Bruxelles, i terroristi e l'equivoco con il call center: "Il taxi era piccolo per le bombe"

Gli attentatori avrebbero chiesto un minivan, ma è arrivata una berlina. Per questo motivo, non avrebbero potuto mettere a bordo tutte le cariche esplosive che volevano portare all'aeroporto. Le indagini: in un pc testamento audio del kamikaze della metro: "Non sono più sicuro ma non voglio finire in carcere con quello là"

Un errore da parte del call center dei taxi di Bruxelles potrebbe aver salvato delle vite. Lo scrive oggi Derniere Heure, secondo la quale i terroristi avevano chiamato il call center per chiedere un minivan, ma per un equivoco sarebbe stato fornito loro come taxi solo una semplice berlina.

Per questo motivo, non avrebbero potuto mettere a bordo tutte le cariche esplosive che volevano portare all'aeroporto di Zavendem. Nella hall delle partenze sono esplose due bombe, che hanno provocato almeno 15 morti e decine di feriti.

Secondo la ricostruzione di Derniere Heure, i terroristi hanno chiamato la società di taxi per chiedere un minivan. Quando si è presentata loro un'automobile di normali dimensioni, non hanno potuto con facilità caricare tutti i bagagli preparati.

Come controprova, DH ricorda che nella perquisizione fatta ieri sera nel quartiere di Schaerbeek sono state ritrovate altre cariche esplosive, tra le quali una quarta bomba, molto potente. Si trattava - scrive ancora il sito belga - di un ordigno di diversi chili di TNT, giudicato dagli artificieri instabile, che è stato particolarmente difficile disinnescare.

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COSA SAPPIAMO DELL'ATTENTATO - Intanto le indagini preseguono. Queste finora le certezze. Due attentatori kamikaze sono morti all'aeroporto. Uno, grazie alle impronte digitali, è stato identificato in Brahim El Barakoui (l'uomo al centro nella foto). Dell'altro kamikaze (a sinistra) non si conoscono le generalità. Un'altra persona presente in aeroporto è attualmente in fuga: inizialmente era stato fatto il nome di Najim Laachraoui, già ricercato per gli attentati di Parigi, ma la polizia ha smentito. Dunque solo due terroristi su quattro sono stati identificati.

Bombe a Bruxelles nel 2016

Il fratello di Brahim, il kamikaze Khalid El Bakraoui, è invece morto nell'attentato alla metro. Gli investigatori, nel corso di un controllo a Schaerbeek, avrebbero trovato un pc in un cestino della spazzatura. All'interno è stato trovato un file audio registrato da Ibrahim El Bakraoui: "Non sono più sicuro, mi cercano dappertutto. Devo fare in fretta", sono alcune delle frasi che avrebbe pronunciato l'uomo prima di partire per la missione suicida. Poi avrebbe aggiunto: "Non voglio finire in carcere con quello là", riferendosi forse a Salah Abdeslam. 

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