Attentati a Parigi, Coulibaly in un video: "Sono io il responsabile"
In un video postumo Amedy Coulibaly rivendica l'uccisione di una poliziotta e l'attacco al supermercato Kosher a Parigi, dicendo di appartenere all'Isis. "Ci siamo sincronizzati", aggiunge facendo riferimento all'attacco dei fratelli Kouachi
ROMA - Ha un vestito bianco, al suo fianco c'è un kalashnikov. Amedy Coulibaly appare in un video postumo comparso oggi in rete e rivendica l'attacco al supermercato Kosher e l'agguato di Montrouge - periferia parigina - in cui giovedì mattina è stata uccisa la poliziotta Clarissa Jean-Philippe. Il terrorista è rimasto ucciso, insieme ad altri quattro ostaggi, dopo il blitz della polizia. Di Hayat Boumeddiene, la vedova di Coulibaly, non si hanno più tracce.
Nel giorno della grande marcia contro il terrorismo a Parigi, dunque, uno dei tre attentatori che nei giorni scorsi hanno messo a ferro e fuoco la città ripete quanto riferito al telefono a una tv durante quei momenti di terrore. Il video sarebbe stato registrato dopo l'attentato e dopo la strage nella redazione di Charlie Hebdo, ma prima dell'irruzione nel supermarket. Il sequestratore asserragliato nel supermercato kosher di Porte de Vincennes, dove si è consumata la strage di venerdì, racconta: "Ci siamo sincronizzati. Io mi sono occupato della polizia, mentre i fratelli Kouachi si occupavano della redazione di Charlie Hebdo". L'uomo dichiara anche di aver versato denaro ai Kouachi per l'acquisto del materiale necessario al loro attacco.
Nel secondo spezzone del video, girato con uno sfondo diverso, davanti a una piccola bandiera nera dello Stato islamico, l'uomo, che porta una kefiah, rivendica la sua vicinanza all'Isis e si lancia in proclami contro l'Occidente. In tutto, il video dura poco più di sette minuti ed è stato subito ritirato dai social network. La sua autenticità al momento non è ancora stata accertata ufficialmente, ma l'avvocato di Coulibaly, Damien Brossier, intervistato dal sito di Le Monde, conferma l'identità di colui che appare nel video.
Se il video è stato postato dopo gli attentati, sottolinea quindi il giornale francese, allora deve esserci almeno un complice. "Mi rivolgo al califfo dei musulmani Abu Bakr al-Baghdadi, califfo Ibrahim", esordisce Coulibaly che poi giustifica gli attentati come "rappresaglia" per gli attacchi contro il califfato. "Quello che abbiamo fatto è legittimo, considerando quello che loro fanno a noi. Continuate a fare altri attentati", continua l'attentatore.
"SONO IL RESPONSABILE DELL'ATTACCO": GUARDA IL VIDEO
Proprio oggi la procura di Parigi ha annunciato di aver stabilito un legame fra Coulibaly e l'attentato contro un uomo che faceva jogging a Fontenay-aux-Roses, la zona dove abitava Coulibaly in banlieue. La vittima, 32 anni, era rimasta ferita da colpi di arma da fuoco. Sul posto sono stati ritrovati cinque bossoli e l'esame balistico ha dimostrato che erano della stessa pistola automatica scoperta nel supermercato kosher.
La famiglia di Coulibaly, intanto, condanna gli attentati e porge le proprie "sincere condoglianze" alle famiglie delle vittime di Porte de Vincennes, della poliziotta uccisa a Montrouge e della redazione di Charlie Hebdo. Lo scrivono i media francesi. "Non condividiamo queste idee estremiste. Speriamo che non ci sia associazione tra questi atti odiosi e la religione musulmana", scrivono la madre e le sorelle di Amedy, auspicando "che tutti i cittadini siano, come noi, uniti e solidali con le famiglie".