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Giovedì, 25 Aprile 2024
IRAQ / Iraq

Attentati contro sciiti in Iraq: almeno 50 morti

Decine di vittime per una ventina di esplosioni e diversi attacchi che hanno preso in particolare di mira i musulmani sciiti

E' di almeno cinquanta morti e 171 feriti il bilancio della serie di attentati compiuti a Baghdad e nel centro dell'Iraq. Lo hanno indicato responsabili della sicurezza e sanitari.

Ci sono state una ventina di esplosioni e diversi attacchi che hanno preso in particolare di mira i musulmani sciiti, con la maggior parte degli attacchi nel nord e nell'est dell'Iraq.

Si tratta della giornata più sanguinosa in Iraq dallo scorso 9 settembre, quando 76 persone morirono nelle violenze. Dopo le detonazioni, la polizia e l'esercito - che hanno checkpoint un po' ovunque a Baghdad - hanno rafforzato i controlli nella capitale irachena.

Complessivamente quindici autobomba, un attentato compiuto con un ordigno improvvisato e vari omicidi mirati hanno insanguinato il Paese. I quartieri di Sadr City, Machtal, Zafraniya, Baghdad Jadida, Kazimiya, Shouala, Saidiya e Mansour, ma anche la città di Iskandariya, a 50 chilometri dalla capitale, sono stati colpiti.

L'ondata di attentati non è stata rivendicata, ma i gruppi ribelli sunniti - tra i quali al Qaida in Iraq - se la prendono regolarmente con la comunità sciita, la polizia e l'esercito, con l'obiettivo di destabilizzare il governo del primo ministro Nouri al Maliki, dominato dagli sciiti.

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