Doppio attentato a Bengasi: morti e feriti davanti a una moschea
Due autobomba sono esplose in un quartiere centrale della città mentre i fedeli uscivano dalla preghiera serale. Il bilancio delle vittime sembra destinato ad aggravarsi
Due autobomba sono esplose a Bengasi, in Libia, colpendo i fedeli che uscivano da una moschea dopo la preghiera. I morti accertati finora sarebbero 27 e 32 i feriti, ma il bilancio delle vittime sembra destinato ad aggravarsi.
L'attentato è avvenuto nel quartiere centrale di al-Salmani, non lontano dalla zona del porto. Un primo veicolo carico di esplosivi è esploso di fronte al luogo di culto e dopo circa minuti una seconda autobomba è esplosa nella stessa area, dove si erano radunati responsabili della sicurezza e numerosi civili.
La moschea è una nota base di gruppi salafiti che combattono contro i jihadisti al fianco delle forze fedeli al generale Khalifa Haftar nella città portuale dell’est del Paese. Tra le vittime Ahmad al Fitouri, responsabile delle forze di sicurezza per le forze di Haftar, mentre sarebbe morto anche Ahmed Alfaytori, capo del dipartimento delle unità investigative. Ferito anche, stando a notizie ancora non confermate ufficialmente, il colonnello Belkasim Al Obaidi, del Direttorato della Sicurezza di Bengasi.
Da tre anni Bengasi, capoluogo della Cirenaica, è teatro di un conflitto sanguinoso tra le forze leali ad Haftar e gli integralisti islamici.