Mortai, raffiche di mitra poi i kamikaze: Isis fa strage nella moschea sciita di Balad
In ritirata ma non sconfitto, lo Stato Islamico porta il terrore nel cuore dell'Iraq: almeno 35 morti e 70 feriti a Balad, settanta chilometri a nord della capitale irachena. Domenica scorsa a Baghdad il più sanguinoso attentato della sua storia
E' salito ad almeno 35 morti e 60 feriti il bilancio di un attacco kamikaze contro una moschea sciita in Iraq. L'attacco, avvenuto nel corso della notte contro il mausoleo Sayyid Mohammed di Balad - cittadina a una settantina di chilometri a nord di Baghdad - è stato compiuto da un gruppo di kamikaze, con cinture esplosive, armi e altri ordigni che sono entrate in azione dopo il lancio di colpi di mortai contro il luogo di preghiera.
L'attentato è stato rivendicato dall'Isis in un comunicato diffuso sulla piattaforma social Telegram. La moschea è stata bersagliata prima bersagliata da colpi di mortaio, poi sono arrivati i kamikaze che hanno aperto il fuoco contro i fedeli in preghiera. Subito dopo, due attentatori suicidi, si sono fatti saltare in aria nel mercato antistante il luogo di culto. In terzo kamikaze è stato ucciso prima che potesse azionare la sua cintura esplosiva.
La capitale irachena, domenica scorsa, è stata teatro del più sanguinoso attentato della sua storia, nel quale hanno perso la vita quasi 300 persone in un'area commerciale affollata per i preparativi della festa dell'Eid al-Fitr, che segna la fine del mese di Ramadan.
