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Sabato, 2 Dicembre 2023
Ancora sangue / Afghanistan

Attentato a Kabul: kamikaze si fa esplodere in una scuola

Colpito un centro educativo frequentato da studenti etnia Hazara: il bilancio delle vittime è drammatico

Un'esplosione è avvenuta in una scuola situata in una zona a maggioranza sciita di Kabul facendo decine di feriti e un numero non ancora precisato di morti. Secondo alcuni media locali, la scuola colpita è frequentata da studenti di etnia Hazara, una minoranza etnica che in passato è stata perseguitata dai Talebani e bersaglio di altri attacchi anche ad opera dello Stato Islamico. Il bilancio è drammatico: una fonte del governo afghano ha riferito ad al-Jazeera che la deflagrazione avrebbe causato 32 morti e 40 feriti, mentre altre fonti parlano di 19 vittime. 

A farsi esplodere è stato un kamikaze, ma al momento l'attentato non è stato rivendicato. Secondo una prima ricostruzione, il kamikaze avrebbe prima sparato alla guardia dell'istituto, poi sarebbe entrato in un'aula piena di studenti facendo detonare la cintura esplosiva. Il venerdì le scuole del Paese sono generalmente chiuse. Il portavoce della polizia di Kabul, Khalid Zadran, ha affermato che l'attacco è avvenuto mentre nell'istituto si stava svolgendo dei test di ammissione. "Attaccare obiettivi civili dimostra la crudeltà disumana del nemico" ha detto Zadran senza però specificare chi c'è dietro l'attentato.

"Tra le vittime molte ragazze"

Sono giovani donne molte delle vittime della strage di Kabul. Lo ha detto alla Cnn una testimone, Taiba Mehtarkhil, che ha raggiunto il centro di formazione Kaaj dopo la notizia dell'attacco alla ricerca di un'amica, sopravvissuta all'attentato. "Ho visto genitori, parenti degli studenti, urlare e correre su e giù - ha raccontato - Alcuni cercavano soccorsi per i loro cari e altri erano alla ricerca di figli e figlie. Ho visto con i miei occhi una ventina di morti e molti feriti.

L'Unicef si dice "inorridita dall'attacco terribile di questa mattina all'interno del Centro di formazione Kaaj nel distretto Dasht-e-Barchi" della capitale afghana Kabul. "Un atto atroce - si legge sull'account Twitter Unicef Afghanistan - costato la vita a decine di ragazze e ragazzi adolescenti e che ha provocato il ferimento di molti altri. Non è mai accettabile la violenza all'interno o nei pressi degli istituti di istruzione. Questi luoghi devono essere oasi di pace dove gli studenti possono imparare, stare con gli amici e sentirsi al sicuro mentre mettono insieme competenze per il loro futuro".

"Bambini e adolescenti non sono e non devono mai essere l'obiettivo della violenza - si legge ancora - Ancora una volta l'Unicef ricorda a tutte le parti in Afghanistan di rispettare i diritti umani e garantire sicurezza e protezione a tutti i bambini e i giovani".

I Talebani condannano l'attacco

"L'Emirato islamico dell'Afghanistan considera un crimine grave l'attacco al centro di formazione Kaaj" a Kabul, "lo condanna con forza" ed "esprime le più sentite condoglianze alle famiglie delle vittime di questo incidente". E' quanto si legge in un tweet del portavoce Zabihullah Mujahid. Dallo scorso agosto i Talebani sono di nuovo padroni dell'Afghanistan. "Misure importanti verranno prese per scovare e punire i responsabili", aggiunge.

Anche gli Stati Uniti "condannano con forza l'attacco" di Kabul. "E' deplorevole colpire un'aula piena di studenti impegnati con gli esami. Tutti gli studenti dovrebbero poter avere accesso all'istruzione in pace e senza paura - ha scritto in un tweet l'incaricato d'affari della Missione Usa, Karen Decker - Speriamo in una ripresa rapida dei feriti e piangiamo con le famiglie delle vittime".

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