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Giovedì, 25 Aprile 2024
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"Allah è grande", e si fa esplodere in moschea: almeno 15 morti in Kuwait

Almeno 25 i feriti, ma il bilancio è ancora parziale. L'attacco è stato rivendicato dall'Isis

E' di almeno 15 morti il bilancio delle vittime dell'attentato contro la moschea sciita di al-Imam al-Sadeq, a Kuwait City: lo hanno reso noto i servizi di soccorso mentre l'attacco è stato rivendicato dalle milizie jihadiste sunnite dello Stato Islamico (Isis).

Oltre ai 15 morti, almeno 25 persone sarebbero state ricoverate in ospedale. Secondo quanto riferiscono testimoni oculari ad al Jazeera, un uomo è entrato nella moschea con indosso una cintura esplosiva e si è fatto saltare in aria al grido di "Allah è grande".

In un comunicato diffuso dall'organizzazione la "Provincia di Najd", che si è di recente autodefinita la branca saudita dell'Isis, i jiahdisti hanno identificato l'attentatore suicida come Abu Suleiman al-Muwahhid.

ATTENTATO IN KUWAIT: IL VIDEO

La moschea sarebbe stata scelta come obiettivo perché "diffondeva gli insegnamenti sciiti tra la popolazione sunnita"; la "Provincia di Najd" aveva già rivendicato nel maggio scorso altri due attacchi contro la comunità sciita. 


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