Due autobombe sono esplose nel centro di Mogadiscio: almeno 100 morti
L'attentato in Somalia. Tra le vittime ci sono anche bambini
Almeno cento persone, tra cui alcuni bambini, sono state uccise nel doppio attentato di ieri in una via molto trafficata nel centro di Mogadiscio, capitale della Somalia. Lo ha reso noto domenica mattina il presidente Hassan Sheikh Mohamud. Nel pomeriggio di ieri due auto imbottite di esplosivo sono esplose a pochi minuti di distanza l'una dall'altra nei pressi dell'incrocio di Zobe, seguite da un attacco al ministero dell'Istruzione.
Ingenti i danni agli edifici circostanti. "Cento persone sono state uccise e trecento ferite", ha dichiarato il presidente dopo aver visitato il luogo dell'attacco, per poi aggiungere che "il numero dei morti e dei feriti continua a crescere". Nessuno ha ancora rivendicato la responsabilità dell'attacco, ma le autorità locali hanno accusato il gruppo islamista al Shabaab, che del resto rimane sempre silente dopo attentati che provocano molte vittime.
Secondo la polizia, l'obiettivo dell'attacco erano il presidente Hassan Sheikh Mohamud, il primo ministro Hamza Abdi Barre e i leader dei cinque Stati federali somali, che si stavano incontrando al Jazeera Palace Hotel, ad appena un chilometro e mezzo di distanza, proprio per parlare della minaccia jihadista. I terroristi non sono riusciti ad avvicinarsi e hanno ripiegato contro il ministero dell'Istruzione.
#SOMALIA ATTACK: Devastating scenes of carnage in #Mogadishu. Today's horrific bombings at the education ministry in a crowded and bustling area in the capital is a grim reminder of how deadly the country’s armed conflict remains for ordinary Somalis. pic.twitter.com/llwIZcYeNp
— GAROWE ONLINE (@GaroweOnline) October 29, 2022