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Giovedì, 25 Aprile 2024
PROFUGHI / Croazia

Tra Ungheria e Croazia, l'odissea dei profughi bloccati al confine

Migranti provenienti dal sud della Serbia sono bloccati alla frontiera con la Croazia, la nuova "rotta" per riuscire ad aggirare i muri dell'Ungheria e raggiungere il Nord Europa, mentre anche l'Austria riattiva i controlli

L'Austria si blinda. Dalla mezzanotte di oggi le frontiere austriache sono chiuse e i controlli sono stati reintrodotti sia al confine con l'Ungheria sia alle dogane con Italia, Slovacchia e Slovenia.

FRONTIERE CHIUSE - Vienna ha informato la Commissione europea con una lettera inviata dalla ministra dell’Interno Johanna Mikl-Leitner (Partito Popolare) al Commissario Ue per le Migrazioni, il greco Dimitris Avramopulos. Bruxelles ne ha preso atto, commentando che "a prima vista sembra essere una situazione che rientra nelle regole". Debora Serracchiani, governatore del Friuli Venezia Giulia, ha commentato: "Riconosciamo che l'Austria è sottoposta ad una pressione straordinaria, e si deve dare atto della grande generosità mostrata dalla popolazione in occasione degli arrivi di profughi dall'Ungheria, ma la chiusura delle frontiere interne dell'Europa rappresenta una resa agli eventi che ci auguriamo duri il meno possibile"

DALL'UNGHERIA ALLA CROAZIA - Fino a lunedì, la maggior parte dei migranti affluiva in Ungheria - che aderisce a Schengen , così come Vienna - ed entrava in Austria per poi puntare verso la Germania. Sia Germania sia Austria hanno in seguito introdotto controlli più rigidi alle frontiere per contenere l'afflusso di rifugiati. Un primo gruppo di migranti ha raggiunto la Croazia (membro dell'Ue dal 2013 ma che non fa parte dello spazio Schengen), nuova rotta verso i Paesi dell'Europa settentrionale, che la chiusura della frontiera ungherese ha reso appetibile.

"DESTINAZIONE SID" - Un primo autobus con a bordo migranti provenienti dal sud della Serbia è arrivato questa mattina a Sid, nei pressi della frontiera con la Croazia, mentre centinaia di altri rifugiati sperano ancora in una (ipotetica) riapertura della frontiera ungherese. Questo primo gruppo, dalle trenta alle quaranta persone, è arrivato alle 4.30 del mattino alla stazione dei bus della città, come hanno segnalato gli inviati sul posto. I passeggeri hanno viaggiato tutta la notte a bordo del mezzo partito da Presevo, città nel sud della Serbia non distante dal confine macedone, a circa 500 chilometri da Sid. Determinati a proseguire il viaggio verso la Germania, i migranti hanno deciso di aggirare l'Ungheria, che ha eretto una barriera di filo spinato per dissuadere il loro arrivo. Ieri sera, nel centro di accoglienza di Presevo, i bus - che finora portavano i migranti verso l'Ungheria - esponevano cartelli con la scritta della nuova destinazione, "Sid". Se possono entrare in Croazia, i migranti che intendono raggiungere il nord dell'Europa dovranno successivamente attraversare la Slovenia. La maggior parte di quelli arrivati al confine croato sono afgani: uomini, donne e bambini di ogni età. I primi migranti sono stati registrati dalla polizia croata nella città di Tovarnik. Il primo ministro croato, Zoran Milanovic, ha detto alle autorità del parlamento di essere "completamente pronto a ricevere o dirigere queste persone dove vogliono andare, che sia ovviamente la Germania o i Paesi scandinavi. Potranno passare attraverso la Croazia e li aiuteremo, ci stiamo preparando a questa evenienza". A Zagabria è stata indetta una riunione del Consiglio di sicurezza nazionale per coordinare la risposta all'emergenza.

Profughi a Belgrado | Foto da Infophoto

EMERGENZA A BUDAPEST - Centinaia di migranti restano bloccati senza una sistemazione o in tende di fortuna lungo il confine serbo con l'Ungheria. Martedì il governo di Budapest ha proclamato lo stato di emergenza nell'area, con centinaia di poliziotti e soldati mobilitati per far rispettare la nuova legge, che ha reso un reato penale superare o danneggiare la barriera di filo spinato che impedisce l'ingresso nel Paese. Le forze dell'ordine hanno inoltre chiuso il collegamento ferroviario vicino Roszke, che era utilizzato da decine di migliaia di migranti per entrare nell'area Schengen. I provvedimenti non hanno comunque fermato completamente l'afflusso di rifugiati. La polizia ungherese ha infatti annunciato di aver arrestato 367 migranti entrati illegalmente e che contro di loro saranno avviati procedimenti legali. 

Il dramma dei migranti in Ungheria | Foto Infophoto

I NUMERI - Frontex, l'agenzia di frontiera dell'Ue, ha indicato che più di 500mila migranti sono arrivati ai confini del Vecchio Continente quest'anno, rispetto ai 280mila del 2014. Molti fuggono da guerre e miseria in Paese come la Siria, funestata da una guerra civile da oltre quattro anni. I profughi arrivano spesso dalla Turchia, con circa un migliaio ammassati nella città di Edirne in attesa di organizzare lo sbarco in Grecia. Il loro viaggio li porta poi in Macedonia e Serbia.

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