Libano, autobomba a Beirut: morti e corpi in fiamme per le strade
Violentissimo attentato contro il governo: un'autobomba fa cinque morti nel cuore di Beirut. Fra le vittime c'è l'ex ministro delle finanze Mohammed Shattah. Torna l'incubo terrorismo
ROMA - Ancora sangue e terrore in Libano con il centro di Beirut che questa mattina è stato teatro di un violentissimo attentato. Nell'esplosione di un'autobomba sono rimaste uccise cinque persone fra cui l'ex ministro delle finanze libanese Mohammed Shattah, il vero obiettivo dell'attentato.
Shattah, musulmano sunnita, era una figura dell’opposizione, legato all’ex primo ministro Saad al-Hariri. Si stava dirigendo a un incontro, quando è stato colpito.
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L’esplosione è avvenuta nella strada più prestigiosa di Beirut, dove ci sono banche, il ministero e anche il Serail, il complesso roccaforte del governo dove si trova l’ufficio del premier, Najib Mikati. Drammatiche le scene con la tv libanese "Future Tv" ha mostrato diverse auto e corpi in fiamme.
Con l'esplosione di oggi ritorna in Libano l'incubo degli attentati. L’ultimo, in ordine di tempo, risale a poco più di un mese fa, il 19 novembre, quando in un doppio attacco suicida contro l’ambasciata dell’Iran a Beirut morirono 25 persone e 146 rimasero ferite.
