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Mercoledì, 24 Aprile 2024
il "predatore" / Stati Uniti d'America

Avvocato paga 400 euro per fare sesso con una bambina, ma è una trappola

L'avvocato ha detto che preferisce "abusare di ragazze più giovani". "Un altro predatore è stato arrestato", il commento della polizia: la ricostruzione della trappola

Un avvocato è stato arrestato dopo aver espresso l'intenzione di voler violentare una bambina di 5 anni, pagando i genitori - falsi - per averla. Michael Dwaine Lunday, 55 anni, dell'Oklahoma, è stato arrestato la sera del 2 marzo con l'accusa di atti osceni o indecenti nei confronti di un minore e prostituzione minorile. L'ufficio dello sceriffo della contea ha annunciato l'arresto in un comunicato stampa in cui si sottolinea che "Un altro predatore è stato catturato". L'arresto è arrivato grazie a una trappola organizzata dalla polizia per coglierlo sul fatto.

La trappola per il "predatore"

Gli investigatori della polizia hanno utilizzato telecamere nascoste nella casa dell'avvocato. Lunday voleva incontrare una bambina per farci sesso, come ha riferito un informatore alla polizia. 

"Lunday ha detto all'informatore che avrebbe portato preservativi e lubrificanti per facilitare i rapporti sessuali. Lunday ha accettato di incontrare l'informatore per finalizzare i dettagli prima dell'acquisto del bambino per il sesso", ha ricostruito l'ufficio dello sceriffo.

Telecamere nascoste hanno filmato l'avvocato mentre diceva all'informatore che preferiva abusare sessualmente di ragazze più giovani e che "voleva guardare la pornografia infantile prima che arrivasse il bambino per riscaldarsi e calmare i nervi". 

L'arresto dell'avvocato

L'imputato ha poi ammesso di aver guardato materiale pedopornografico e ha descritto in dettaglio la fantasia di compiere un atto sessuale su un bambino mentre una donna adulta lo guardava: "Lunday è stato preso in custodia dopo che ha pagato 400 dollari da dividere tra l'informatore e un genitore fittizio che era convinto gli avrebbe fornito la bambina", ha detto l'ufficio dello sceriffo.

"Gli investigatori hanno trovato una ricevuta che mostrava l'acquisto da parte di Lunday di preservativi e lubrificanti prima di arrivare alla casa dove pensava di trovare la bambina", continua la ricostruzione.

Il giorno successivo, gli investigatori hanno fatto irruzione nella casa dell'avvocato e sequestrato vari dispositivi. L'ufficio dello sceriffo sta ora cercando di scoprire se ci sono altre vittime dell'avvocato.

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