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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Morta la combattente turca raccontata da Zerocalcare in Kobane Calling: "Uccisa dall'Is"

E' morta sul campo Ayse Deniz Karacagil, la ragazza turca conosciuta come "Cappuccio Rosso", condannata a più di 100 anni di carcere per le proteste di Gezi Park. Si era unita allo Ypj contro l'Isis. Il fumettista romano l'aveva conosciuta nella roccaforte curda

La storia di Ayse Deniz Karacagil era stata raccontata da Zerocalcare nel suo Kobane Calling. Un paio di tavole appena, in bianco e nero, ma cariche di ammirazione per "Cappuccio rosso", così era soprannominata la ragazza turca condannata a più 100 anni di carcere dallo stato turco per le proteste a Gezi Park. Ayse Deniz Karacagil è morta, uccisa in battaglia a Raqqa in un'offensiva delle forze curdo-siriane sostenute dagli Usa con i miliziani di Daesh. La notizia della sua morte è stata data in Italia proprio da Zerocalcare, con un lungo e commosso post su Facebook che riportiamo integralmente, nel quale il fumettista romano ha condiviso anche due foto sorridenti della ragazza e le tavole che parlano di lei in Kobane Calling

"E' sempre antipatico puntare i riflettori su una persona specifica, in una guerra dove la gente muore ogni giorno e non se la incula nessuno. Però siccome siamo fatti che se incontriamo qualcuno poi per forza di cose ce lo ricordiamo e quel lutto sembra toccarci più da vicino, a morire sul fronte di Raqqa contro i miliziani di Daesh è stata Ayse Deniz Karacagil, la ragazza soprannominata Cappuccio Rosso. Turca, condannata a 100 anni di carcere dallo stato turco per le proteste legate a Gezi Park, aveva scelto di andare in montagna unirsi al movimento di liberazione curdo invece di trascorrere il resto della sua vita in galera o in fuga. Da lì poi è andata a combattere contro Daesh in Siria e questa settimana è caduta in combattimento. Lo posto qua perché chi s'è letto Kobane Calling magari si ricorda la sua storia"

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Ayse aveva solo 24 anni. Era nata nel 1993 ad Antalya, città nel sud est della Turchia. Anche lei, come migliaia di giovani turchi, era scesa in piazza nel 2013 per protestare in difesa di Gezi Park, il parco di Istanbul al posto del quale era prevista la costruzione di un centro commerciale. Nata come una protesta ecologista, repressa poi con violenza dalla polizia, quella di Gezi Park aveva dato poi il via ad altre manifestazioni contro il "Sultano" Recep Tayyip Erdogan e contro le restrizioni imposte dal suo governo alle libertà civili in favore di una stretta virata per rintrodurre valori islamici nella società turca. 

Nei suoi quattro mesi di carcere preventivo, "Cappuccio Rosso" aveva conosciuto diversi militanti del Pkk, il Partito dei Lavoratori del Kurdistan turco considerato da Ankara un’organizzazione terroristica. Uscita di galera, Ayse Deniz Karacagil si era unita quindi allo Ypj, la divisione femminile delle milizie curde, in lotta contro i miliziani dell'Isis per la difesa della regione autonoma del Rojava. Zerocalcalare l'aveva conosciuta proprio lì, durante il suo viaggio al confine tra Turchia e Siria, dove i curdi stavano combattendo per difendere Kobane dall'assedio del Califfato, in quella che è stata la prima sconfitta militare subita sul campo dagli uomini di Daesh.

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Diversi media turchi hanno diffuso la notizia della sua morte, definendola come "kirmizi fularli kiz", ovvero "la ragazza con le sciarpe rosse". Il giornale Vatan, riporta l'agenzia Askanews, senza fornire dettagli sulla morta della ragazza, riferisce solo che “Ayse è rimasta uccisa assieme ad altri membri del Pkk” e che “alla notizia della morte della loro figlia, il padre e la madre di Ayse Nuray Erçag Omar e Faruk Karacagil sono scoppiati a piangere”.

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