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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Michel, bambino italiano tra le vittime in Burkina Faso: aveva nove anni

E' il figlio di nove anni del proprietario del bar-ristorante "Cappuccino", attaccato dai jihadisti nella capitale Ouagadougou. Mattarella: "Vogliono distruggere ogni regola di civiltà"

C'è un italiano tra le ventinove vittime dell'attentato di venerdì scorso a Ouagadougou, capitale del Burkina Faso. Il figlio minore di nove anni di Gaetano Santomenna, titolare del "Cappuccino Cafè", è morto durante l'assalto dei terroristi. La conferma è arrivata ieri prima dalle autorità ucraine, poi dalla Farnesina.

Michel si trovava all'interno del locale insieme alla mamma, cittadina ucraina. Anche quest'ultima è morta, insieme alla nonna e alla zia del bambino. Il Cappuccino era un ristorante all'europea, con panetteria annessa. Scrive il Corriere della Sera: "Era stato la realizzazione di un'idea che il signor Gaetano accarezzava da molto tempo: aprire la prima vera boulangerie di Ouagadougou". Un sogno spezzato da un commando di terroristi di Al Qaeda.

Esprime il proprio cordoglio il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella: “La mano violenta dei terroristi non si ferma nemmeno di fronte a un bambino di nove anni. L’esecrabile attentato compiuto in Burkina Faso, nel quale è rimasto ucciso il piccolo Michel Santomenna, dimostra, una volta di più, che l’obiettivo del terrorismo fondamentalista è distruggere ogni regola di civiltà e il senso stesso di umanità. L’Italia perde un suo bambino e si stringe attorno al padre Gaetano Santomenna”.

"Anche Michel, bambino italiano di nove anni, tra le vittime dei terroristi in #BurkinaFaso. Crimine orrendo. Italia vicina al padre Gaetano", ha scritto su Twitter il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni. "Dalla sua immediata attivazione a seguito dell'attacco terroristico nella capitale del Burkina Faso - si legge in una nota - la Farnesina ha effettuato verifiche su circa cento connazionali che risultavano presenti nella capitale per accertarne l'incolumità e prestare assistenza".

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"Le operazioni formali di riconoscimento dei cadaveri potrebbero durare a lungo in considerazione dell'elevato numero di vittime di vari Paesi coinvolti. Esse vengono seguite direttamente dal nostro console onorario e da personale dell'ambasciata in Costa d'Avorio (competente per il Burkina Faso) che hanno assicurato costante assistenza al connazionale e alla sua famiglia fin dai momenti successivi all'evento", conclude la nota.
 

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