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Sabato, 20 Aprile 2024
Italia-Inghilterra

La storia della bandiera inglese e l'affitto non pagato da 250 anni ai genovesi

Ne parlò un paio d’anni fa già il sindaco di Genova Marco Bucci e si è tornato a riparlarne in occasione della sfida tra la nazionale dei Tre Leoni e gli Azzurri

La sfida tra la nazionale degli Azzurri e quella dei Tre Leoni ha riportato in auge la storia della bandiera con la Croce di san Giorgio, simbolo della nazionale inglese, e del suo legame con quella della Repubblica di Genova. Ci aveva già pensato qualche anno fa il sindaco della città della Lanterna, Marco Bucci, che nel 2018 si era rivolto direttamente alla regina Elisabetta: "Your Majesty, I regret to inform you that from my books its looks like you didn't pay for the last 247 years". 

La bandiera inglese e la Repubblica di Genova 

Il riferimento è all'annosa questione della bandiera con la croce rossa in campo bianco, vessillo della Repubblica genovese, utilizzato dai crociati e poi da oltre altre città, e anche dall'Inghilterra. Come ricorda GenovaToday, l'uso del vessillo da parte dei genovesi risale ad epoche remote ed è di sicuro attestato già nel 1096. Secondo la tradizione, circa un secolo dopo, Riccardo Cuor di Leone in partenza per le crociate adottò sia la bandiera sia il santo patrono di Genova - san Giorgio, appunto - ottenendone l'uso per la flotta inglese per assicurarsi l'immunità che il vessillo garantiva in mare, grazie alla fama e alla potenza della Repubblica. Il tutto dietro il pagamento di un tribuno annuale, che però a un certo punto la Corona smise di pagare. Nei "books" a cui Bucci faceva riferimento ci sarebbe la documentazione di questa transazione, con il pagamento interrotto nel 1771, da qui la richiesta di saldare il debito. 

La Croce di san Giorgio e la Unione Jack 

Nel 1606 la bandiera con la Croce di san Giorgio si unì alla bandiera di Scozia (con la croce decussata simbolo del martirio di sant'Andrea, disegnata bianca su campo blu) per creare la nuova bandiera che indicava l'unione tra Scozia e Inghilterra quando i due regni si unirono dopo che Giacomo VI di Scozia ereditò il trono inglese come Giacomo I di Inghilterra. Questa bandiera continuò ad essere in uso fino al 1 gennaio 1801, quando il Regno di Gran Bretagna e il Regno d'Irlanda si unirono per formare il Regno Unito: alle croci di san Giorgio e di sant'Andrea si unì quella di San Patrizio (una croce di sant'Andrea rossa in campo bianco). Questa bandiera, che è quello che tutti noi conosciamo associata al Regno Unito, è chiamata Union Jack. 

Perché "gioca" l'Inghilterra ma non il Regno Unito?

Perché il Regno Unito ha quattro nazionali diverse? Il Regno Unito è uno stato unitario composto da quattro nazioni costitutive, le Home Nations: Inghilterra, Scozia, Galles e Irlanda del Nord. Tra il 1863 e il 1880 nacquero le federazioni calcistiche delle quattro Home Nations. Il 5 marzo 1870 si affrontarono Inghilterra e Scozia in quello che è considerata la prima internazionale della storia del calcio. 

Quando nel 1904 fu fondata la Fifa (la Fédération Internationale de Football Association, ossia la federazione internazionale che governa il calcio) il Regno Unito era già diviso quindi in quattro federazioni e così è rimasto. Lo stesso vale per il rugby.

Il processo di uscita del Regno Unito dall'Unione Europea non provoca alcuna ripercussione sul calcio. Gli Europei di calcio sono infatti organizzata dall’Uefa (Union of European Football Associations) che ingloba tutte le federazioni calcistiche d’Europa più quelle di alcuni Paesi che non sono prettamente europei. Le Nazioni del Regno Unito geograficamente sono europee e possono quindi continuare a partecipare a tutte le competizioni Uefa che non richiedono l’obbligo dell’adesione all’Ue.

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