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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Il sindaco di Barcellona multa le società che sfrattano senza concedere l'affitto sociale

Ada Colau dichiara guerra agli immobiliaristi. Nei giorni scorsi le autorità di Barcellona hanno multato due società per aver sfrattato famiglie a rischio di esclusione abitativa senza offrire loro la possibilità di ricorrere a un affitto agevolato

Prosegue la lotta contro l'emergenza abitativa del sindaco di Barcellona Ada Colau, eletta nella lista civica sostenuta da Podemos, che nei giorni scorsi aveva già dichiarato guerra ai proprietari immobiliari rei di lasciare gli appartamenti vuoti dopo gli sfratti e aveva minacciato Endesa e Gas Natural, le due maggiori società di energia elettrica in Spagna, di imporre sanzioni contro la pratica di interrompere l'erogazione elettrica per i loro clienti localizzati a Barcellona che non potevano più permettersi di pagare le bollette perché senza più reddito.

L'assessorato alla Casa del Municipio di Barcellona ha avviato un procedimento disciplinare nei confronti di due imprese immobiliari per aver sfrattato delle famiglie in difficoltà senza offrire loro prima la possibilità di un affitto sociale, un canone agevolato con diversi sgravi fiscali che tenga conto delle risorse economiche dei soggetti debitori. Mentre veniva avviato il procedimento, l'amministrazione comunale guidata dall'alcaldesa Colau ha ricollocato le famiglie, mentre l'assessorato alla Casa ha annunciato che le autorità stanno indagando su altri ben 47 casi, come ricostruisce il quotidiano El Pais. 

Le autorità hanno avviato sanzioni contro l'immobiliare Intacsa Integral de Activades, che nel barrio del Carmel ha messo in atto una procedura di sfratto nei confronti di una famiglia a rischio di esclusione abitativa. Sebbene il Municipio avesse invitato la società ad offrire all'inquilino un affitto sociale, la propietà ha dato comunque seguito allo sfratto. Stessa multa anche per un'altra società, la Fincas Flash, colpevole di non offerto un affitto sociale agli occupanti di un'abitazione nel barrio de Horta.

L'Ucer, l'Unità contro l'esclusione residenziale, un organismo creato tre mesi fa per affrontare l'emergenza abitativa, ha localizzato poi un caso di insediamento abitativo irregolare nel distretto di Nou Barris, a Vilpicina y Torre Llobeta, dove un'impresa immobiliare aveva affittato appartamenti di 15mq a decine di persone, che pagavano un affitto tra i 400 e i 500 euro per spazi minuscoli dove erano stati ricavati cucina e bagno. In questo caso la multa potrebbe raggiungere i 900mila euro. Inoltre il comune ha avviato un procedimento per impedire che l'edificio venga in futuro adibito ad abitazione. 

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