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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Battisti e il piano del Brasile: ma per l'estradizione manca un documento dall'Italia

Il governo brasiliano vuole far tornare l'ex terrorista in Italia, ma manca una richiesta formale per poter attuare un trasferimento

Il governo brasiliano ha pronto un piano per riportare in Italia Cesare Battisti, lo scrittore e militante italiano di estrema sinistra condannato all’ergastolo in Italia per quattro omicidi e partecipazione a banda armata. L’intenzione, scrive il quotidiano brasiliano O Globo, è di imbarcarlo su un aereo della Polizia federale brasiliana diretto da Corumbà, nello stato Mato Grosso do Sul, dove battisti si trova in carcere con l’accusa di evasione valutarie e riciclaggio.

Il giudice federale Odilon de Oliveira oggi ha confermato la detenzione preventiva dell’italiano, perché le circostanze del suo arresto indicano che stava tentando di fuggire in Bolivia “temendo di essere effettivamente estradato”, come chiede l’Italia.

Manca un documento

Secondo le autorità brasiliane citate dal quotidiano, se tutte le difficoltà verranno appianate, Battisti potrebbe lasciare il Brasile nel giro di pochi giorni. Mancherebbe in particolare una dichiarazione del governo italiano che si impegna ad applicare all’ex Br la pena massima prevista dalla giustizia brasiliana per i reati per cui è stato giudicato colpevole, che non è l’ergastolo, ma 30 anni di carcere.

Si tratta di un documento di routine per i trattati di estradizione, spiega O Globo, che Roma starebbe già preparando per allegarlo alla richiesta formale di estradizione da presentare al presidente Michel Temer, il quale è pronto ad accoglierla. Perchè il piano brasiliano vada a buon fine è però necessario che Battisti resti nelle carceri brasiliane fino al momento del trasferimento. Se il tribunale supremo federale, a cui la difesa dell’ex brigatista ha fatto ricorso, ne deciderà la scarcerazione questi non potrà salire sull’aereo della polizia.

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