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Venerdì, 19 Aprile 2024
Formula Uno

Jules Bianchi, seconda notte in terapia intensiva: ma è "mistero"

Dalla Francia sono arrivati il manager di Jules Bianchi, Nicolas Todt, e il professor Gerard Saillant. Ma dall'ospedale e dai parenti ancora silenzio sulle condizioni del pilota. E la Fia finisce sotto accusa

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ROMA - Mistero sulle condizioni di salute. Mistero su cosa sia realmente successo in quei tragici momenti sul circuito di Suzuka, Giappone. E' sempre più un giallo l'incidente di Jules Bianchi, il pilota francese che si è schiantato con la sua Marussia contro una gru impegnata a rimuovere la Sauber di Andrian Sutil dalle vie di fuga della pista nipponica. 

Ciò che è certo è che domenica sera, subito dopo lo schianto, il venticinquenne - ormai al secondo giorno in terapia intensiva - è stato operato al cervello per ridurre un importante edema cerebrale. Da lì in poi il silenzio assoluto sul suo stato di salute, interrotto soltanto dalla voce di Matteo Bonciani, responsabile comunicazione Fia, che si è limitato a confermare le "condizioni critiche" del ragazzo

VIDEO INEDITO | Il momento dello schianto di Bianchi con la gru

Al suo fianco, al Mie General Hospital di Yokkaichi, sono arrivati i genitori e il suo manager, Nicolas Todt, ma tutti si sono trincerati dietro a un silenzio comprensibile e giustificato. Dalla Francia, martedì mattina, è arrivato anche il professor Gerard Saillant, l'ortopedico di fama mondiale che ha fondato l'Istituto del cervello e del midollo spinale, e che la famiglia di Bianchi ha voluto in Giappone per un consulto sulle condizioni di Jules. 

Intanto, resta ancora da capire la dinamica esatta dell'incidente. Phillip Dabrowiecki, lo spettatore canadese che ha pubblicato l'inedito video del drammatico incidente, ha chiarito i motivi che lo hanno spinto a pubblicarlo. "Ho deciso di far vedere a tutti che cosa è successo. Nessuno della Fia mi ha contattato, ma credo che le mie immagini mostrino tutti gli errori commessi". 

La Fia, che sembra abbia fatto il possibile per far rimuovere il video dalla Rete, ha avviato una sua indagine. Jean Todt, il presidente, ha chiesto a Charlie Whiting, il direttore di gara, di raccogliere tutti gli elementi necessari per fare una relazione sulle circostanze esatte dell'incidente. Da chiarire soprattutto perché la direzione gara non abbia fatto uscire la safety car con una gru a pochi metri dalla pista e perché un commissario di gara sventolasse bandiera verde nonostante le condizioni non fossero ancora da gara "normale". 

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