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Venerdì, 29 Marzo 2024
L'attacco

Biden contro Putin: “Penso sia un assassino, pagherà per le interferenze”

Le parole del presidente americano in un’intervista alla Abc scatenano la reazione di Mosca: “Isterica provocata dalla debolezza”

Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha detto di ritenere Vladimir Putin un “assassino” e che dovrà pagare un prezzo per aver cercato di interferire nelle scorse elezioni. 

“Lei pensa che Putin sia un assassino?”, ha chiesto il giornalista e Biden ha affermato: “Sì, lo penso”. Parole che hanno scatenato la reazione di Mosca, che ha parlato di “attacco a tutta la Russia”. 

Putin, ha aggiunto Biden, "pagherà un prezzo" per aver cercato di interferire anche nelle elezioni del 2020. Il presidente americano ha commentato il rapporto di intelligence appena declassificato secondo il quale Putin avrebbe diretto la campagna di disinformazione russa tesa a colpire l'allora candidato democratico. Ed alla domanda di George Stephanopoulos su quali saranno le conseguenze, il presidente ha risposto: "lo vedrete a breve". Biden ha fatto poi riferimento al colloquio telefonico avuto con Putin dopo il suo insediamento, con al centro la questione delle interferenze elettorali ma anche la vicenda del dissidente Aleksey Nalvany. “Abbiamo avuto un lungo colloquio, io e lui - lo conosco relativamente bene”, ha detto Biden, che ha avuto rapporti con Putin ai tempi in cui era vicepresidente di Barack Obama. “La conversazione è iniziata così: ‘Io conosco te e tu conosci me. Se provo che questo è successo, preparati”. 

Allo stesso tempo Biden ha però ribadito “ci sono aree in cui è nel nostro comune interesse lavorare insieme”, come il rinnovo dell’accordo Start sul nucleare. 

Il rapporto dell’intelligente sulle interferenze elettorali

La conferma delle nuove interferenze elettorali di Mosca è arrivata con il rapporto pubblicato nei giorni scorsi dall'Office of Director of National Intelligence, in cui si afferma che sia la Russia che l'Iran hanno cercato di interferire, anche se non ci sono prove che abbiano cercato di cambiare i risultati elettorali. Anche la Cina aveva valutato un'operazione di disinformazione, ma poi avrebbe rinunciato.

Il rapporto è un diretto atto d'accusa a Putin: "Abbiamo stabilito - si legge nel documento - che il presidente russo ha autorizzato e diverse agenzie governative condotto un'operazione di influenza tesa a minare la candidatura del presidente Biden e il partito democratico, sostenendo l'ex presidente Trump, minando la fiducia pubblica nel processo elettorale ed esacerbando le divisioni negli Stati Uniti".

Il rapporto evidenza poi delle differenze rispetto al 2016, dal momento questa volta "non si è assistito ad un persistente tentativo russo di violare le infrastrutture informatiche elettorali americane". Ma l'operazione ha visto il coinvolgimento di individui legati all'intelligence russa che passato disinformazione a persone vicine a Trump ed ai media.

Mosca risponde”: Un attacco alla Russia"

Le parole del Presidente degli Stati Uniti Biden costituiscono "un attacco alla Russia", ha dichiarato il presidente della Duma di Stato, Vyacheslav Volodin. Il contenuto dell'intervista alla Abc, ha aggiunto, è frutto di "isteria provocata dalla debolezza". "Biden ha insultato i cittadini del nostro Paese con la sua dichiarazione", ha scritto Volodin sul suo canale Telegram. "Putin è il nostro Presidente e gli attacchi contro di lui sono attacchi contro il nostro Paese", ha aggiunto.

Per il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, le accuse degli Stati Uniti sulla presunta interferenza nelle elezioni presidenziali del 2020, "sono prive di fondamento, di prove e sono sbagliate”. "Non siamo d'accordo con le conclusioni dell'Intelligence nazionale Usa sul nostro Paese. La Russia non ha interferito nelle elezioni precedenti e non lo ha fatto in quelle del 2020 a cui fa riferimento il rapporto. La Russia non è coinvolta in campagne contro alcuno dei candidati", ha aggiunto Peskov. "In generale, possiamo ancora una volta esprimere rincrescimento per tali accuse, che sono ben lontane dall'essere sostanziali, e sono usate come scusa per introdurre la questione di nuove sanzioni contro il nostro Paese". Queste accuse inoltre "danneggiano le relazioni bilaterali già sofferenti e scoraggiano gli sforzi politici per uscire da questa impasse", ha concluso Peskov prima della diffusione del contenuto dell'intervista di Joe Biden alla Abc.

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