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Giovedì, 28 Marzo 2024
Il vertice a Ginevra

Il faccia a faccia tra Putin e Biden a Ginevra

Come è andato il vertice tra i due presidenti. Un incontro "costruttivo", secondo Putin. Biden ha ribadito: "La mia agenda non è contro la Russia, un'altra Guerra fredda non sarebbe nell'interesse di nessuno"

È durato meno del previsto l’atteso vertice a Ginevra tra Joe Biden e Vladimir Putin, iniziato con una stretta di mano dopo un momento di esitazione tra i due (rotto dal primo e a cui il secondo ha risposto) e con un breve scambio di battute con i giornalisti, e terminato con due diverse conferenze stampa: prima Putin, poi Biden. 

I due hanno poi sottoscritto una dichiarazione congiunta sulla stabilità strategica nel corso del vertice nella quale concordano "l'avvio, nel breve futuro, di un dialogo bilaterale integrato di stabilità strategica che sia forte e deciso". "Attraverso questo dialogo cerchiamo di porre le basi per future misure di controllo degli armamenti e riduzione dei rischi", si legge nel testo della dichiarazione. I due presidenti hanno sottolineato che "anche nei momenti di tensione, Stati Uniti e Russia hanno dimostrato di essere in grado di fare progressi sugli obiettivi comuni di assicurare possibilità di fare previsioni nella sfera strategica, riducendo il rischio di conflitti armati e la minaccia di una guerra nucleare". La recente estensione del Nuovo Start "è un esempio del nostro impegno al controllo degli armamenti e oggi riaffermiamo il principio che una guerra nucleare non può essere vinta e non deve mai essere combattuta".

La conferenza di Putin: cybersicurezza e repliche sui diritti umani

L’incontro, ha detto più volte il presidente russo Vladimir Putin, è stato “produttivo” e ha fatto intravedere  "uno spiraglio di fiducia”. Putin ha sottolineato che non c'è stata ostilità" con il presidente americano e che se anche non è stato invitato alla Casa bianca ("Credo che perché ci siano questi incontri e visite ci debbano essere le condizioni giuste", ha aggiunto) i due sono riusciti a trovare "un linguaggio comune", sottolineando la "qualità dei valori morali" del suo interlocutore. Biden, ha detto, "è un interlocutore costruttivo, ragionevole, con molta esperienza".

Per Putin la decisione di Biden di prorogare il trattato Start è stata "tempestiva e responsabile". Il presidente russo ha poi anticipato che saranno "avviate consultazioni" con Washington per un nuovo trattato per la limitazione delle armi nucleari.

Il tema della cyber sicurezza è di "straordinaria importanza", ha detto Putin, sia per Mosca che per Washington. "Crediamo che il cyber spazio sia straordinariamente importante" per entrambi i Paesi, ha detto Putin, ricordando i recenti attacchi ad un oleodotto Usa in Texas e al sistema sanitario russo. "Non credo che l'amministrazione Usa sia particolarmente interessata a questo", ha aggiunto il presidente russo, facendo riferimento all'attacco informatico subito dal suo Paese. "Tutto quello che fanno è lanciare insinuazioni, abbiamo bisogno di consultazioni tra esperti".

Nell'incontro con Biden è stato raggiunto un accordo per "avviare negoziati" sul tema della sicurezza informatica. Per Putin però la "maggior parte" dei cyber attacchi "vengono dagli Stati Uniti". La Casa Bianca aveva anticipato, prima del vertice di Ginevra, che il presidente Biden avrebbe sollevato il tema con la sua controparte russa, soprattutto dopo i recenti attacchi informatici ad aziende e infrastrutture statunitensi.

A un giornalista poi che gli ha fatto una domanda su Aleksei Navanly, Putin ha replicato rifiutandosi di pronunciare il nome del dissidente. "Il cittadino che ha citato ha violato deliberatamente la legge - ha detto - Ha lasciato il Paese per farsi curare, e non appena ha lasciato l'ospedale, ha violato la legge non facendosi vedere dalle autorità come era richiesto nel quadro dei suoi procedimenti giudiziari, questa conferenza stampa non ci consente di entrare nei dettagli". La Russia, ha precisato Putin, "segue solamente la legge russa" e non le richieste di altri Paesi. Biden, ha aggiunto Putin, "ha sollevato la questione dei diritti umani, ne abbiamo parlato su sua iniziativa". "Nelle città americane ogni giorno vengono uccise persone", ha affermato, parlando di Biden che lo aveva definito un assassino ed escludendo che il leader di un Paese possa essere responsabile di tutte le azioni violente che vi si registrano. Putin ha continuato a respingere le accuse di violazioni dei diritti umani rivolte alla Russia citando il campo di prigionia di Guantanamo, che è "ancora aperto", o "le prigioni segrete della Cia in tutto il mondo dove le persone vengono torturate". 

Per Biden "un'altra Guerra fredda non sarebbe nell'interesse di nessuno"

Dopo Putin, ha parlato Biden. "Con il presidente Putin condividiamo delle responsabilità" e le nostre relazioni "devono essere stabili e prevedibili”, ha detto l’inquilino della Casa Bianca, aggiungendo che Washington e Mosca "devono essere in grado di cooperare". Anche per lui l’incontro è stato "buono e positivo", con momenti di “disaccordo" ma "non attriti”, sottolineando poi l'importanza degli "incontri faccia a faccia" tra leader.

"Ho spiegato al presidente Putin che la mia agenda non è contro la Russia, né contro nessuno, è per il popolo americano" ha detto Biden, aggiungendo: "Credo che un'altra Guerra fredda non sarebbe nell'interesse di nessuno" ha aggiunto Biden. "Quello che penso è che c'è una prospettiva sincera di migliorare significativamente i rapporti tra i nostri due Paesi, senza cedere neanche su una cosa basata sui nostri principi e valori", ha detto. 

Ai giornalisti che gli chiedevano di commentare quanto detto da Putin, che aveva parlato di "spiraglio di fiducia" dopo il vertice a Ginevra, Biden ha risposto: "Non è questione di fiducia". Per il presidente Usa "si tratta dei nostri interessi e della verifica dei nostri interessi...Vediamo quello che succede. Lo vedremo presto".

Biden ha poi sottolineato l'importanza del "dialogo strategico" tra Washington e Mosca e nel suo incontro con Vladimir Putin e, pur non lanciando "minacce" al presidente russo, ha fatto presente al leader russo che gli Stati Uniti "risponderanno alle violazioni dei loro interessi e a quelle dei loro alleati". Sulla questione della cyber sicurezza, ha detto, “gli ho fatto presente che abbiamo delle significative capacità informatiche e lui lo sa" e “che, se violano le norme basilari, noi risponderemo”. 

Il presidente Usa ha inoltre riferito di avere consegnato al presidente russo una lista di 16 infrastrutture strategiche Usa che dovrebbero essere "off limit" da attacchi informatici. "I Paesi responsabili devono agire contro i criminali", ha detto Biden, confermando che con Putin è stato raggiunto un "accordo" per la creazione di una task force di esperti di "entrambi i Paesi" per "seguire casi specifici che hanno origine in entrambi i Paesi". Biden si è quindi detto fiducioso del fatto che Putin seguirà gli avvertimenti che gli sono stati rivolti oggi a Ginevra. 

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