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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Bill de Blasio sindaco di New York: un italiano conquista la Grande Mela

Trionfo per il gigante buono italo americano. Dopo venti anni di dominio repubblicano, toccherà al democratico guidare la Grande Mela: alle porte una stagione "liberal"

ROMA - Per qualche anno, forse, sarà costretto a trascurare le zucchine e i pomodori che coltiva nel cortile di casa sua a Brooklyn. Quella passione un "po' tanto" italiana, regalo di nonno Giovanni, di Sant'Agata dei Goti, e di nonna Anna, di Matera, per quattro anni non sarà più il suo primo pensiero. Da oggi, infatti, Bill de Blasio, l'uomo "venuto dall'Italia", ha problemi ben più seri: amministrare la città di New York.  

Le urne non hanno tradito le previsioni: è stato un vero plebiscito. Una vittoria mai apparsa seriamente in discussione simbolo della voglia di cambiamento della Grande Mela: da un miliardario a un coltivatore improvvisato. Il grande passo è stato fatto. Dopo venti anni di dominio repubblicano, e dodici di mandato Bloomberg, New York ha scelto il gigante buono italo americano. 

L'avversario, Joe Lotha, "figlioccio" di Rudolph Giuliani, staccato di almeno trenta punti, non ha potuto fare altro che arrendersi. Prendere il telefono e fare i complimenti a Bill, niente di più. Lo stesso ha fatto il presidente Barack Obama: "Lavoriamo insieme" ha detto a De Blasio. Mentre lui, il nuovo sindaco, ringraziava tutto e tutti. 

Bill de Blasio sindaco di New York: le prime pagine Usa

"Grazie New York», ha twittato appena sono usciti i primi exit poll. A Brooklyn è stata subito la festa. Poi si è rivolto alla folla anche in spagnolo: "Empezamos a caminar como una sola ciudad", cominciamo a camminare come una sola città.

Una "sola città" appunto. Quella che, nella testa di de Blasio, rifiuta le divisioni fra i quartieri ricchi e quelli poveri e dice no alla disparità di trattamenti in base a redditi e proprietà. Una stagione "liberal" è alle porte per la Grande Mela con il "populista" Bill, così lo ha bollato il New York Post, che annuncia più tasse per i più ricchi e servizi sociali per le classi più deboli. 

Ma per una notte, la prima da sindaco, i progetti sono ancora futuro. Il presente è festa, gioia e ringraziamenti. "Grazie a tutti" ha urlato Bill nella lingua di nonno e nonna mentre Sant'Agata dei Goti si trasformava in una piccola Brooklyn festante e festosa. 

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