DAMASCO (Siria) - La guerra in Siria ha raggiunto nuove vette dell'orrore nel conflitto che insanguina da cinque anni il Medio Oriente. Proprio mentre si chiude il sanguinoso capitolo della battaglia di Aleppo, città martire della guerra civile tra Assad e i miliziani anti governativi, si alza la tensione nella capitale siriana dove una bambina-kamikaze di appena 7 anni è stata impiegata per attaccare un commissariato di polizia a Midan, quartiere meridionale di Damasco.

Lo ha riferito l'edizione on-line del quotidiano filo-governativo 'al-Watan', secondo cui la piccola è entrata nell'ufficio con l'aria spaesata, come se si fosse perduta chiedendo di poter andare al bagno quando all'improvviso è saltata in aria. La cintura esplosiva che indossava non sarebbe stata azionata da lei, ma fatta detonare a distanza. Stando al giornale tre agenti avrebbero riportato lesioni, mentre testimoni oculari hanno riferito che vi sarebbero stati almeno tre morti più un ferito.

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E' la prima volta in Siria in cui si fa ricorso a un minorenne per portare a termine un attentato suicida. Nella capitale gli attacchi da parte dei ribelli con razzi o mortai sono abbastanza frequenti, ma fatti simili in città sono in generale rari. Quattro anni e mezzo fa, quando il conflitto in Siria era ancora nella sua fase iniziale, sempre a Midan un terrorista si fece saltare in aria uccidendo 26 persone.