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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Bimbo caduto nel pozzo, il destino di Julen tra speranza e 'pericolo meteo'

Si scava ancora a Totalàn, vicino Malaga. I soccorritori stanno provando l'ultima soluzione, un tunnel verticale parallelo al pozzo per cui serviranno almeno 15 ore. Intanto le condizioni meteorologiche peggiorano 

Continuano senza sosta le operazioni di soccorso per salvare Julen Rossello, il bimbo di due anni e mezzo che domenica scorsa è caduto in un pozzo a Totalàn, nei pressi di Malaga, in Spagna. Dopo sei giorni di tentativi, l'ultima speranza sembra un tunnel verticale che però richiede almeno 15 ore di tempo per essere realizzato.

L'obiettivo dei soccorsi è quello di raggiungere i 72 metri di profondità, nei pressi della zona dove dovrebbe trovarsi il piccolo Julen, per poi scavare in orizzontale e raggiungerlo fino al pozzo. I lavori continuano 24 ore su 24, come confermato dal responsabile Garcia Vidal: “Il sottosuolo è estremamente duro e complesso da perforare. La speranza è riuscire a raggiungere Julen prima di lunedì”.

Spagna, bimbo caduto nel pozzo: i soccorsi (FOTO ANSA)

Bimbo caduto nel pozzo: c'è il pericolo pioggia

Con una situazione già molto complessa, tra le difficoltà dei soccorsi nel raggiungere il bambino e la scarsità di notizie sulle sue condizioni di salute, un nuovo fattore potrebbe peggiorare ulteriormente il quadro generale. Secondo quanto riporta El Paìs, le condizioni meteo sulla zona di Totalàn stanno peggiorando: gli esperti meteo spagnoli parlano di “possibili precipitazioni che in principio non saranno di grande intensità”, ma che dovrebbero presentarsi sia sabato che domenica. Un motivo in più per rendere ancora più frenetica la corsa contro il tempo per salvare il piccolo Julen, anche se secondo i soccorritori la pioggia non dovrebbe essere di ostacolo alle operazioni.

Bimbo caduto nel pozzo: c'è speranza

Nonostante sia passata quasi una settimana da quando il piccolo Julen è caduto nel pozzo, esistono concrete speranze che sia ancora in vita. Il presidente della Federazione andalusa di Speleologia ha dichiarato di credere ancora nel miracolo: "Ci sono casi simili in cui persone hanno resistito anche 10 giorni in quelle condizioni”. Inoltre, secondo il Collegio degli Ingegneri e delle Strade di Malaga, nel condotto c'è ventilazione, un motivo in più per continuare a sperare.

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Gli adulti non riescono ad infilarsi nel pozzo che ha solo 25 centimetri di diametro ed è profondo 110 metri e i macchinari sono stati bloccati dal suolo troppo duro e da una formazione rocciosa a due terzi della discesa. Finora nessun contatto vocale è stato stabilito con Julen, precipitato nel pozzo non segnalato mentre i genitori pranzavano lì vicino. I due nel 2007 avevano perso il loro primogenito, che aveva tre anni. 

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