Francia, bimbo segregato per tre anni dal padre che l'ha rapito dopo divorzio
L'uomo lo teneva nascosto in una casa per sottrarlo alla madre: il piccolo è stato liberato dagli agenti della polizia, che l'hanno trovato in condizioni terribili
Era stato rapito dal padre quando aveva solo 5 anni e per tre è stato segregato in un appartamento "insalubre e arredato sommariamente" a Mulhouse, nella Francia orientale, a poca distanza dal confine con la Svizzera. Il piccolo, che ora ha 8 anni, è stato liberato dall'intervento della polizia che ha arrestato il padre, un 37enne tunisino.
I FATTI - Tutto è cominciato nel 2012, quando l'uomo e sua moglie, che all'epoca vivevano a Nizza, hanno divorziato. Il bambino è stato affidato alla madre, ma l'uomo non era d'accordo: per lui quella donna "non era in grado di educarlo. Così l'ha rapito e portato con sé e da lì è cominciata la segregazione: il bimbo è stato rinchiuso in un'abitazione, non è più andato a scuola e non ha più avuto contatti con altre persone.
Poi, dopo tre anni di ricerche, finalmente la polizia rintraccia l'uomo grazia alla geolocalizzione del suo smatphone. Così è intervenuta per liberare il piccolo: lo hanno trovato in condizioni descritte come "deplorevoli, con punture di pulci su tutto il corpo e pidocchi nei capelli". Non avrebbe subìto violenze da parte del padre, che ora comunque rischia trent'anni di carcere.