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Sabato, 20 Aprile 2024
BIRMANIA / Myanmar

Birmania, abolita la censura sui media. La legge era in vigore dal 1964

La notizia è stata data dal ministro dell'Informazione. Fino ad oggi il Paese occupava il 169esimo posto nella classifica sulla libertà di stampa stilata da Reportes sans frontiers

La Birmania ha abolito ufficialmente la censura per i media. A dare l'annuncio è stato lo stesso ministro dell'Informazione con una nota pubblicata sul proprio sito internet. 

“La censura, iniziata il 6 agosto 1964, è terminata 48 anni e due settimane dopo” ha dichiarato Tint Swe, capo del Dipartimento per la registrazione e la sorveglianza della stampa. Il governo “ha autorizzato i giornali della categoria Politica e Religione a pubblicare senza dover inviare l'anteprima delle bozze” ha spiegato Swe, come riferisce il quotidiano francese Liberation.  

Questa riforma era stata annunciata già ad ottobre, quando lo stesso Swe definì la censura incompatibile con la democrazia, come ricorda la Bbc

Fino ad oggi la Birmania occupava uno dei posti più bassi nella classifica annuale stilata da Reporters sans frontiers sulla libertà di stampa (169esima posizione su un totale di 179). 

Le autorità stanno al momento lavorando su un progetto di legge sulla stampa, che comprenderà anche la creazione di un codice deontologico per i giornalisti. 

Negli ultimi mesi la Birmania ha compiuto alcuni significativi passi in avanti per democratizzare il Paese. Il processo è avvenuto anche a seguito delle pressioni dei governi occidentali. Le elezioni suppletive di aprile sono state uno dei momenti più significativi di questo processo, ed hanno permesso ad Aung San Su Kyi, leader dell'opposizione e premio Nobel per la Pace, di entrare in parlamento. 

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