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Venerdì, 29 Marzo 2024
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In Venezuela è strage negli ospedali per il blackout: morti 15 pazienti

Un blackout elettrico paralizza il Paese da giovedì scorso: "E' un sabotaggio organizzato dagli Stati Uniti", accusa Maduro. Oggi nuova giornata di proteste

Nelle ultime ore, almeno quindici persone sono morte a causa del vasto blackout elettrico che ha colpito gran parte del Venezuela. Il tutto mentre si sono svolte e si svolgeranno nuove opposte manifestazioni convocate dal presidente Nicolas Maduro e dal leader dell'opposizione Juan Guaido.

Blackout elettrico: morti negli ospedali in Venezuela

Quindici venezuelani con insufficienze renali gravi sono morti dopo essere stati impossibilitati a sottoporsi alla dialisi durante la lunga interruzione di corrente in Venezuela. Lo riportano fonti di una ong. "Tra ieri e oggi, ci sono stati 15 decessi per mancanza di dialisi", ha detto Francisco Valencia, direttore del gruppo per i diritti della salute di Codevida. "La situazione delle persone con insufficienza renale è molto difficile, critica, stiamo parlando del 95% delle unità di dialisi, e oggi probabilmente si raggiungerà il 100%, che sono paralizzate a causa dell'interruzione di corrente", ha aggiunto Valencia.

Ha avvertito che ci sono più di 10.200 persone dipendenti dalla dialisi a livello nazionale che erano a rischio a causa del blackout. L'energia elettrica è tornata ieri a mancare in varie zone di Caracas dove era tornata poche ore prima. Intorno alle 9.45 (le 14.45 in italia) la rete di semafori di Caracas ha smesso di funzionare, come dimostrano le immagini e i video caricati sui social network.

Venezuela, il mondo chiede a Maduro di fermare le violenze

Il presidente del Venezuela, Nicolas Maduro, è ricomparso in pubblico per la prima volta dall'inizio del blackout che paralizza il Paese da giovedì scorso, per denunciare che l'interruzione dell'elettricità è dovuta a un "sabotaggio" diretto dagli Usa, parlando davanti a migliaia di persone a Caracas. Il rivale Guaido lancia ai suoi un nuovo appello alla mobilitazione di piazza. ​"Pensano di spaventarci oggi, ma avranno una sorpresa dal popolo e dalla piazza". Juan Guaido, l'autoproclamato presidente ad interim del Venezuela, su Twitter si era espresso così davanti alle notizie relative all'intervento di polizia e forze speciali, che a Caracas stavano impedendo l'accesso dei cittadini all'area dove era in programma la mobilitazione.

"Pretendono di prenderci per stanchezza, ma non hanno alcuna chance di contenere un popolo che è determinato a ottenere la fine dell'usurpazione. E oggi lo faremo vedere per strada. Attenti". 
 

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