Blogger: 2011 "anno di violenza senza precedenti"
Un dossier diffuso da Reporters Sans Frontiers denuncia: "cinque morti e duecento arrestati" tra i cyber-cittadini. E pubblica la lista dei paesi "nemici della rete"
Cinque morti, duecento arrestati. Sono questi i dati diffusi oggi da Reporters Sans Frontieres relativi al 2011, "anno di violenza senza precedenti".
Se a questi numeri si aggiunge la tendenza di sempre più governi che impongono una morsa alla rete "al fine di monitorare, se non bloccare, la circolazione delle informazioni", ecco che i dati dello scorso anno sono destinati a peggiorare.
Il 12 marzo l'organizzazione mondiale per la libertà di stampa Reporters Sans Frontieres ha così indetto la Giornata mondiale contro la cyber-censura. Obiettivo, coinvolgere e sensibilizzare l'opinione pubblica sull'importanza della censura online. L'associazione ha poi pubblicato la lista dei paesi considerati "nemici della rete": in cima troviamo Birmania, Bielorussia e Cina.
Tra i "paesi sotto osservazione" spiccano invece la Francia (causa le questioni sul copyright), la Russia, la Turchia e l'Australia.
Attesa invece per la nomina di oggi pomeriggio del "Cittadino della Rete", premio andato lo scorso anno al blogger tunisino Nawaat, "per l'impegno profuso a piazza Tahrir". In lizza, Maikel Nabil Sanad, blogger egiziano condannato a tre anni per offesa all'esercito, il team di Golos per il lavoro di denuncia dei brogli elettorali in Russia, gli abitanti di Wukan in protesta contro il governo cinese e il cyberattivista vietnamita Paulus Le Van Son. Il vincitore di poterà a casa un premio di 2500 euro.