Il boato che semina il panico a Parigi
Molte persone a mezzogiorno si sono fermate in mezzo alla strada per cercare di capire cosa fosse appena successo, qualcuno ha pensato a un attentato o a un incidente
Minuti di apprensione all'ombra della Tour Eiffel. Una fortissima esplosione ha seminato il panico a Parigi e in tutta la regione Ile-de-France attorno a mezzogiorno di oggi, mercoledì 30 settembre. Molte persone si sono fermate in mezzo alla strada per cercare di capire cosa fosse appena successo, qualcuno ha pensato a un attentato oppure a un incidente.
Il boato a Parigi
Su Twitter sono immediatamente circolate foto curiose dell'apprensione dei parigini, compresa quella dei giocatori di tennis in campo al Roland Garros che si fermano sconcertati a scrutare in alto cercando di capire da dove provenisse il suono, come mostrano le immagini trasmesse in diretta e che ora circolano sui social.
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— doublefault28 (@doublefault28) September 30, 2020
Che cos'è il boom o boato sonico
Non passano che pochi minuti, e arriva il tweet della Prefettura di polizia a chiarire tutto: si è trattato "soltanto" di un caccia che ha superato il muro del suono. Di qui l'invito a non intasare con chiamate telefoniche le linee d'emergenza: non è successo niente.
Il forte boato, chiamato tecnicamente boom o boato sonico, viene provocato dalla rottura della barriera del suono.
Un bruit très important à été entendu à Paris et en région parisienne. Il n'y a pas d'explosion, il s'agit d'un avion de chasse qui a franchi le mur du son.
— Préfecture de Police (@prefpolice) September 30, 2020
N'encombrez pas les lignes de secours !
Si parla di “muro del suono” perché la resistenza dell’aria aumenta sempre di più con l’aumentare della velocità dell’aereo, e diventa elevatissima (quasi una barriera fisica) quando la velocità si approssima a Mach 1 (1200 km/h al livello del mare, 1050 km/h a 1100 metri di quota): esattamente in quel momento le molecole d’aria non fanno più in tempo a spostarsi per lasciare spazio all’aereo e vengono urtate, provocando il famoso fenomeno del “bang” sonico.