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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Turchia, autobomba fa strage di militari: "Kamikaze siriano entrato come rifugiato"

Esplosione violentissima, sentita in tutta la città. Panico tra gli abitanti di Ankara. Non è giunta finora alcuna rivendicazione. Erdogan: "La Turchia utilizzerà il proprio diritto all'autodifesa"

E' strage ad Ankara, il bilancio è sempre più grave. Almeno 28 persone sono state uccise e altre 61 sono rimaste ferite nell’esplosione di un’autobomba accanto ad autobus con a bordo personale militare nel quartiere di Kizilay, che ospita la sede del Parlamento e del quartier generale dell’esercito turco.

L'esplosione è stata tanto forte da essere sentita in gran parte della città, scatenando il panico tra gli abitanti. Non è giunta finora alcuna rivendicazione.

L'attentatore suicida sarebbe un cittadino siriano 24enne di nome Saleh Nejar. Lo rivela il quotidiano Sabah, citando fonti della sicurezza turca. L'uomo, identificato tramite le impronte digitali, era un membro delle milizie curdo-siriane dell'Ypg ed era entrato in Turchia a luglio come rifugiato.

La Turchia utilizzerà il proprio diritto all'autodifesa dopo l'attentato contro un convoglio militare ad Ankara: lo ha affermato il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan.

"Che si sappia che la Turchia non esiterà a ricorrere, in ogni momento e in ogni luogo e in qualsiasi occasione al suo diritto alla legittima difesa", si legge in un comunicato diffuso dalla Presidenza turca.

L’attacco arriva dopo l’attentato dell’ottobre scorso nella capitale, imputato allo Stato islamico, quando due attentatori si fecero esplodere durante un raduno di attivisti filo-curdi davanti alla principale stazione ferroviaria, uccidendo più di 100 persone. Un nuovo attentato jihadista nel centro storico di Istanbul a gennaio ha ucciso 10 turisti tedeschi.

Esplosione ad Ankara (foto twitter)

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