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Giovedì, 28 Marzo 2024
Scenari cupi / Russia

Bomba atomica tattica: perché il rischio sta aumentando con la guerra Russia-Ucraina

Potrebbe accadere se Putin non dovesse sfondare nel Donbass, dice Andrea Margelletti, esperto di geopolitica. Qual è la differenza con l'atomica strategica?

Alcuni analisti politici e militari continuano a ritenere improbabile l'impiego di armi nucleari in Ucraina da parte della Russia, malgrado le minacce ricorrenti di Vladimir Putin dall'inizio dell'invasione. Il rischio che Mosca usi il suo grande arsenale nucleare tuttavia esiste ed è concreto, almeno secondo Andrea Margelletti, esperto di geopolitica, presidente del Ce.S.I.-Centro studi internazionali e consigliere per le politiche di sicurezza e di contrasto al terrorismo del ministro della Difesa. La guerra atomica sarebbe sempre più vicina, secondo l'esperto che commenta ogni giorno su La Stampa la guerra tra Russia e Ucraina.

Il rischio bomba atomica tattica nella guerra Russia-Ucraina

"Se i russi non sfondano nel Donbass si profila il rischio di un impiego di un'atomica tattica come quelle sganciate su Hiroshima e Nagasaki", ha detto oggi Margelletti. "Dopo l'atomica tattica c'è quella strategica che può distruggere un'intera nazione - continua l'esperto geopolitico -. Ma a quel punto come abbiamo già detto sarebbe l'inizio della fine del mondo, perché appena Putin sgancia la sua atomica un'altra di pari o superiore potenza gli arriva a Mosca. E se comincia la guerra globale muore l'umanità".

Ma che cos'è una bomba atomica tattica e qual è la differenza con un'atomica strategica? Anche se non esiste una distinzione convenzionale tra armi nucleari "tattiche" e "strategiche", le prime hanno un potenziale distruttivo ridotto e rappresentano un uso più "limitato" delle armi nucleari. La distinzione riguarda soprattutto gli scopi con cui vengono utilizzate. Le armi nucleari tattiche sono testate meno potenti, utilizzabili non per ottenere la massima distruzione, ma per raggiungere obiettivi tattici su una scala più ridotta (ad esempio per distruggere una colonna di mezzi blindati, o mettere fuori uso le portaerei nemiche).

Le bombe sganciate durante la seconda guerra mondiale dagli Stati Uniti in Giappone, su Hiroshima e Nagasaki, avevano una potenza relativamente ridotta, 15 e 20 chilotoni: oggi potrebbero essere considerate tattiche. Quelle definite strategiche, invece, sono le testate nucleari più potenti: possono sprigionare un'energia di centinaia di chilotoni e causare danni inimmaginabili, oltre a provocare probabilmente una risposta equivalente da parte di altri Stati. Sarebbe la fine dell'umanità.

Tutte le armi nucleari della Russia e dove possono colpire

Le simulazioni russe di attacchi con missili balistici nucleari

Proprio nelle scorse ore, l'esercito russo ha effettuato alcune esercitazioni con attacchi simulati di missili capaci di trasportare testate nucleari nell'enclave occidentale di Kaliningrad, situata tra Polonia e Lituania. Lo ha comunicato il ministero della Difesa in una nota, specificando che le unità di combattimento hanno anche effettuato "operazioni in condizioni di radiazioni e contaminazione chimica". La Russia ha effettuato "lanci elettronici" simulati di sistemi di missili balistici mobili Iskander con capacità nucleare, spiega la nota del ministero.

La simulazione ha riguardato attacchi singoli e multipli contro obiettivi come aeroporti e posti di comando di un finto nemico. Circa cento militari - riferisce il comando della flotta del Baltico - si sono cimentati nella simulazione di lanci contro "sistemi missilistici, aerodromi, presìdi, scorte di armamenti e posti di comando. Dopo aver completato i lanci elettronici tesi a scongiurare un potenziale contrattacco, le truppe hanno effettuato una manovra di ridispiegamento in una nuova area".

Non è la prima esercitazione di questo tipo. Il 20 aprile scorso, Mosca ha testato un nuovo missile intercontinentale con capacità atomica, chiamato Sarmat, e prodotto interamente in Russia. Si tratta di un missile di lunghissimo raggio che può superare tutti i moderni sistemi antiaerei: con una gittata massima di 18mila chilometri, ha colpito un bersaglio a oltre 5mila chilometri di distanza. Sarmat, secondo quanto affermato da Putin, entrerà a far parte delle forze progettate per intervenire in caso di guerra nucleare. Il Pentagono ha detto che non bisogna preoccuparsi, perché si tratterebbe solo di un test di routine, e che comunque Mosca aveva correttamente informato Washington.

Intanto, il direttore generale della società statale russa Rosatom, Alexei Likhachyov, e il suo omologo dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea), Rafael Grossi, si sono incontrati a Istanbul per discutere della sicurezza delle centrali nucleari ucraine. Lo ha riferito l'azienda di Mosca, precisando che l'attenzione si è concentrata in particolare sulla struttura di Zaporizhzhia, dove Grossi vorrebbe inviare una missione di esperti. I due si erano già incontrati a Kaliningrad il primo aprile, dopo l'avvio dell'invasione ucraina da parte delle forze russe.

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