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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Un miliardario nel mirino: bomba nella cassetta delle lettere di Soros 

L'ordigno è stato trovato da un impiegato della residenza e fatto esplodere dagli artificieri. Non si tratta delle prima volta in cui l'imprenditore diventa bersaglio di insulti o minacce

Un ordigno esplosivo è stato trovato nella cassetta delle lettere dell'abitazione di George Soros a Westchester County, nello stato di New York (Stati Uniti). La bomba è stata fatta brillare dagli artificieri, giunti sul posto dopo una chiamata che li avvertiva della presenza di un pacco sospetto.

Non si tratta certo della prima intimidazione per Soros, imprenditore e filantropo statunitense di origini ungheresi, che negli ultimi anni è stato spesso bersaglio di ogni tipo di attacco: dagli insulti alle critiche, passando per fake news e teorie di complotto. Nella maggior parte dei casi gli attacchi a Soros arrivano da gruppi e politici di estrema destra, in disaccordo con le idee liberali e progressiste dell'imprenditore. L'ultima accusa in ordine di tempo è quella che vede Soros 'a capo' della carovana di migranti che si sta dirigendo verso gli Stati Uniti. 

Ma questa volta si è passato dalle parole a qualcosa di ben più pericoloso. Per fortuna l'87enne Soros non si trovava in casa al momento del ritrovamento. Come riportano i media statunitensi, è stata fondamentale la telefonata di uno degli impiegati della residenza che, aprendo il pacco, ha notato che al suo interno vi era un qualcosa di molto simile ad un ordigno. Nel frattempo l'Fbi ha aperto un'indagine. 

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