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Giovedì, 25 Aprile 2024
Guerra in Ucraina / Ucraina

Bombe russe a Kherson, almeno 8 morti: "Combattiamo il male assoluto"

Il presidente ucraino Zelensky dopo l'ennesimo raid dell'esercito di Mosca: "È terrorismo, sono uccisioni per il gusto di intimidire". Circa 60 le persone rimaste ferite

Continuano gli attacchi della Russia sul territorio ucraino: nela mattina di oggi, sabato 24 dicembre, un bombardamento ha colpito il centro di Kherson, provocando almeno 8 morti.  Secondo il governatore locale, Yaroslav Yanushevich, 58 persone sono rimaste ferite nel bombardamento. "Il mondo deve vedere che quello contro cui stiamo combattendo è il male assoluto", ha dichiarato il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, pubblicando su Twitter alcune immagini dell'attacco. "È terrorismo, sono uccisioni per il gusto di intimidire", ha commentato Zelensky.

"Ricordo a coloro che propongono di prendere in considerazione le iniziative di 'pace' di Putin/Lavrov: in questo momento la Russia sta 'negoziando', uccidendo i residenti di Kherson, spazzando via Bakhmut, distruggendo le reti elettriche di Kiev/Odessa, torturando i civili a Melitopol... la Russia vuole uccidere impunemente. Glielo permettiamo?". Così su Twitter il consigliere presidenziale ucraino, Mykhailo Podolyak.

L'andamento della guerra in Ucraina

Intanto secondo quanto afferma l'intelligence britannica nel suo bollettino quotidiano sull'andamento della guerra, la Russia sta probabilmente limitando gli attacchi contro le infrastrutture energetiche ucraine a causa delle sue scorte limitate di missili. La mancanza di munizioni limiti anche le operazioni offensive di terra. "Sin da ottobre, la Russia - si legge- ha aumentato le sue forze in Ucraina con decine di migliaia di riservisti. Malgrado ciò abbia ridotto la carenza di uomini, la scarsità di munizioni rimane un fattore limitante chiave per le operazioni offensive russe. La Russia ha probabilmente limitato i suoi attacchi missilistici a lungo raggio contro l'Ucraina a circa uno a settimana a causa della limitata disponibilità di missili da crociera".

"Similmente, è improbabile che la Russia abbia aumentato le scorte di munizioni d'artiglieria in maniera sufficiente per permettere operazioni offensive su larga scala. Una delle vulnerabilità del disegno operativo russo è che già soltanto per sostenere le operazioni offensive sulla lunga linea del fronte serve un significativo uso giornaliero di missili e proiettili d'artiglieria", conclude il bollettino.

L'Ucraina sposta il Natale

Natale di guerra in Ucraina, dove a partire da quest'anno le chiese ortodosse potranno celebrare Natale il 25 dicembre, in un ulteriore passo di allontanamento dalla Russia che festeggia il 7 gennaio. E comunque il conflitto non si ferma, come purtroppo già era successo a Pasqua. Una possibile tregua di Natale, auspicata da più parti, non è mai apparsa una possibilità concreta. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha esortato ieri a non abbassare la guardia perché i russi potrebbero intensificare gli attacchi sotto le feste.

Sono diversi anni che in Ucraina si discute se allinearsi all'Occidente nel celebrare il Natale. Dal 2017 il 25 dicembre è un giorno festivo, con la possibilità per i fedeli di pregare in Chiesa. Ma l'invasione russa di febbraio ha accelerato il processo di separazione religiosa e culturale, alimentato dalla posizione del patriarca russo Kirill, tanto vicino al Cremlino da promettere l'assoluzione di tutti i peccati per i soldati che muoiono combattendo in Ucraina.

In ottobre, il metropolita ucraino ha annunciato che ogni chiesa che lo desidera potrà celebrare una messa natalizia il 25 dicembre. L'idea è quella di un progressivo slittamento delle abitudini verso il 25 dicembre, senza forzare nessuno. Molte famiglie, per non scontentare i nonni, faranno probabilmente festa nelle due date.Come è noto, nel dicembre 2018 la Chiesa ortodossa ucraina si è formalmente separata dal Patriarcato di Mosca. Oltre 7mila chiese hanno abbracciato il nuovo patriarcato di Kiev, ma dopo l'invasione almeno la metà delle 1600 che erano rimaste leali a Mosca si sono distanziate da Kirill e non lo nominano più nelle loro preghiere.

Intanto nelle città ucraine sono stati già messi alberi di Natale, che diventano anche un segno di resistenza e sono stati chiamati "alberi dell'invincibilità". I russi "non ci ruberanno il Natale", ha detto il sindaco di Kiev, Vitali Klitschko, accendendo nei giorni scorsi il grande albero davanti alla cattedrale di Santa Sofia. Decorato con colombe di pace e luminarie nei colori giallo-blu della bandiera nazionale, l'albero reca in cima il tridente ucraino. Il generatore delle luci può essere usato dai cittadini per ricaricare i telefonini, mentre il paese lotta con la scarsità di elettricità causata dai raid russi contro le infrastrutture dell'energia. A Mykolaiv, città del sud dell'Ucraina martoriata dai bombardamenti russi, è stato realizzato un albero con reti mimetiche, che poi verranno donate ai soldati.

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