Si è presentato oggi davanti ai giudici Ratko Mladic, soprannominato “il boia di Srebrenica”. L'ex comandante dell'esercito dei serbi in Bosnia verrà giudicato dal Tribunale penale internazionale per l'ex Jugoslavia dell'Aja. Tra le 11 accuse a suo carico vi sono anche quelle di genocidio, omicidio, atti di terrore e crimini contro l'umanita, tutti atti commessi durante la guerra che ha insanguinato il Paese tra il 1992 e il 1995, come riporta Euronews. 

“(20 anni fa, ndr) Mladic ha iniziato la sua partecipazione in un'azione criminale che era già in corso” ha dichiarato Dermot Groome, rappresentante dell'accusa. “Quel giorno ha assunto il compito di realizzare, attraverso mezzi militari, l'obiettivo di attuare una 'pulizia etnica' in gran parte della Bosnia. Quel giorno è inizato il suo coinvolgimento diretto in gravi crimini internazionali” ha continuato Groome, come riporta la Bbc. 

Le udienze preliminari erano state caratterizzate dagli scatti d'ira dell'imputato. “Tutto il mondo sa chi sono”, aveva detto un anno fa. “Sono il generale Ratko Mladic. Ho difeso il mio popolo, il mio Paese … ora sto difendendo me stesso”. 

Mledic è detenuto in un carcere olandese dal giorno del suo arresto, avvenuto il 26 maggio del 2011. L'ex generale è stato ritrovato nel villaggio di Lazarevo, dove si nascondeva facendosi chiamare Milorad Komadic. L'uomo è accusato anche di aver orchestrato il massacro di Srebrenica, avvenuto nel 1995, quando ordinò l'uccisione di più di 8mila persone, poi sepolte in fosse comuni, evento che oggi è definito come il più grave episodio di violenza dalla fine della Seconda guerra mondiale. 

Ratko Mladic in aula a L'Aja

Chi è il boia di Srebrenica