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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Brexit, cosa accadrà ora che Londra ha detto addio all'Unione Europea

HSBC Holdings plc, uno dei più grandi gruppi bancari del mondo, ha fatto a suo tempo il punto dei rischi in caso di uscita del Regno Unito dall'Unione europea. "Altamente probabile un secondo referendum scozzese"

LONDRA - L'uscita del Regno Unito dall'Unione europea, o Brexit rappresenta un vero terremoto politico per il Paese e per l'Ue. A seguire alcune delle potenziali conseguenze spiegate da HSBC Holdings plc, uno dei più grandi gruppi bancari del mondo:

1- Il Primo ministro conservatore David Cameron, battuto nel referendum, si dimette dal governo e dalla leadership del partito. Cameron ha messo la sua credibilità in gioco convocando la consultazione e facendo campagna per rimanere nell'Ue. Il suo più probabile sostituto è il rivale e esponente di prima linea del campo pro-Brexit, l'ex sindaco di Londra Boris Johnson.

2- La premier scozzese Nicola Sturgeon, convinta sostenitrice, come la maggioranza degli scozzesi, di mantenere il Paese nell'Ue, decide di organizzare un secondo referendum sull'indipendenza. La Scozia questa volta vota a favore di una secessione, staccandosi da un Regno Unito che ha scelto la Brexit.

3- In Irlanda viene ridefinita una nuova frontiera che isola l'Irlanda del Nord dal suo vicino dell'Ue, facendo diminuire il commercio trans-frontaliero.

4- Il Paese avvia dei negoziati complicati con l'Unione europea, di una durata massima prevista di due anni, che decideranno le condizioni di accesso al mercato unico. Il presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker ha già avvertito che "il Regno Unito sarà uno Stato terzo, che accarezzerà contropelo".

5- Lo choc sui mercati e l'incertezza nella City provocano un crollo della sterlina dal 15 al 20%, una inflazione al 5%, un aumento del costo del lavoro mentre la crescita accusa il colpo, con un calo del Pil dall'1 all'1,5% (fonte: HSBC). Migliaia di impiegati della City sono trasferiti nelle piazze finanziarie di Francoforte e Parigi.

6- L'arrivo di migranti provenienti dall'Unione europea si riduce drasticamente, provocando una carenza di personale nei settori edilizio e dei servizi.

7- Gli altri Paesi dell'Ue si precipitano a Bruxelles per negoziare aggiustamenti, minacciando di uscire dal blocco dei restanti 27 Paesi dell'Ue.

8- A termine, una volta passata la fase di transizione, per quanto dolorosa potrà essere, il Regno Unito resta una economia flessibile e dinamica, sostenuta da nuove alleanze economiche e da una immigrazione selezionata. (fonte: HSBC).

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