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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Brexit, dal visto al passaporto: cosa cambierà per i turisti italiani

Boris Johnson, in caso di vittoria dei Tory alle elezioni del 12 dicembre, ha pronte le nuove regole per i visitatori del Regno Unito. Tra le principali novità lo stop alle carte d'identità: verranno accettati soltanto i nuovi passaporti biometrici

La Brexit non è ancora entrata in vigore e tutto dipenderà dalle elezioni previste per il prossimo 12 dicembre, ma in caso di vittoria dei Tory, il governo di Boris Johnson ha pronte le nuove misure che potrebbero cambiare radicalmente il trattamento dei cittadini dell'Unione europea che decidono di trasferirsi o di viaggiare nel Regno Unito. Se Johnson dovesse trionfare alle elezioni, dal 1° gennaio 2021 andare in Gran Bretagna diventerà un po' come andare negli Stati Uniti: infatti, tra le principali novità, è previsto l'obbligo di compilare un modulo simile all'Esta, necessario per valicare i confini degli Usa. Ma questa non sarà soltanto l'unico cambiamento che verrà attuato dal 2021 in caso di vittoria dei Tory: dal passaporto alla carta d'identità, saranno diverse le novità che riguarderanno i turisti, italiani e non. Le misure, annunciate dal ministro dell'Interno Priti Patel, arrivano dopo l'attacco avvenuto al London Bridge e mirano a tutelare la sicurezza del Regno Unito. 

Brexit, carta d'identità, visto e passaporto: cosa cambia

Il primo documento a finire nel mirino delle autorità britanniche sarà la carta d'identità, che dovrebbe non essere più valido in caso di viaggio perché considerato facilmente falsificabile. Un cambiamento che riguarda soprattutto i cittadini italiani e greci, quelli che più spesso utilizzano la carta d'identità per viaggiare. Un'altra novità riguarderà un sistema di visti elettronici, molti simile a quello attualmente utilizzato negli States, e che riguarderà i visitatori provenienti dai Paesi Ue e del Commonwealth. 

Il nuovo sistema di 'Electronic Travel Authorisation' (Eta), ha spiegato il ministro dell'Interno Priti Patel, renderà più agevoli le verifiche alle frontiere e faciliterà l'individuazione delle persone a rischio. Le altre misure che verranno messe in campo dopo il distacco dall'Unione Europea comprenderanno un nuovo sistema di conteggio dei visitatori in entrata e in uscita dal Paese e lo stop all'uso delle carte di identità da parte dei cittadini Ue per gli ingressi alle frontiere, al posto dei passaporti. Con la fine della libertà di movimento per i cittadini Ue, inoltre, alle frontiere britanniche verranno introdotte nuove misure per fermare gli ingressi dei cittadini europei con precedenti penali.

Brexit, cosa cambierà per gli italiani

Come tutti i cittadini dell'Ue, gli italiani saranno soggetti a maggiori controlli e alle nuove regole. In primis i nostri connazionali non potranno più usare la carta d'identità: la Gran Bretagna accetterà soltanto i suddetti passaporti biometrici. Secondo il ministro Patel questi documenti sono ritenuti falsificabili e quindi rappresentano un rischio per la sicurezza nel Regno Unito. Inoltre, il visto elettronico dovrà essere ottenuto almeno tre giorni prima della partenza: per ottenerlo basterà compilare online il format dell'Eta.

Brexit, quando entreranno in vigore le nuove regole

E' bene ricordarlo: le nuove regole e restrizioni di cui stiamo parlando entreranno in vigore dal 1° gennaio del 2021, ma solo e soltanto in caso di vittoria dei Tory alle elezioni previste per giovedì 12 dicembre 2019. Se il partito conservatore di Boris Johnson otterrà la maggioranza in Parlamento gli accordi concordati con l'Ue verranno approvati entro la scadenza del 21 gennaio 2020. Da quella data partirebbe un periodo di transizione che si protrarrà fino al 31 dicembre 2020, con le regole che entreranno quindi ufficialmente in vigore dal 1° gennaio dell'anno successivo.

Brexit, cosa succede se i Tory perdono le elezioni

A questo punto una domanda sorge spontanea: cosa succederà se invece i Tory dovessero perdere le elezioni del 12 dicembre? In caso di sconfitta, i conservatori dovranno contare sull'aiuto di altri partiti per governare, mentre se dovesse arrivare una vittoria schiacciante del partito laburista è possibile che le nuove regole sull'immigrazione possano subire delle modifiche o addirittura non entrare in vigore. Una sconfitta dei Tory farebbe ritornare l'alone di confusione che ha contraddistinto fino a questo momento la Brexit. Soltanto una cosa sarebbe certa: i cittadini Ue residenti in Regno Unito hanno tempo fino alla fine del 2020 per registrarsi al programma Settlement Scheme e ottenere la residenza provvisoria o permanente.

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