Brittney Griner, la star del basket Usa detenuta in Russia "si è dichiarata colpevole"

La star del basket americano Brittney Griner si sarebbe dichiarata colpevole delle accuse riguardanti il possesso di droga mossegli in un tribunale russo, in una città vicino Mosca. Lo hanno confermato i suoi avvocati alla Cnn. La cestista, 31 anni, era stata arrestata a febbraio all'aeroporto Sheremetievo di Mosca dopo che  alcuni funzionari russi avrebbero trovato olio di cannabis nel suo bagaglio. Ora rischia fino a 10 anni di carcere. Griner ha lasciato l'aula senza rilasciare alcun commento ai giornalisti, precisa la Cnn. La prossima udienza è fissata per il 14 luglio.

Griner gioca nella squadra americana Phoenix Mercury ed è stata selezionata sette volte per All Star. Ha militato anche nella squadra statunitense delle Olimpiadi del 2016 e del 2021. Come molte altre giocatrici della Wnba, Griner gioca in Russia quando negli Stati Uniti non è stagione, a causa degli alti compensi offerti. Da anni è nella squadra Umcc Ekaterinburg.

Durante la perquisizione, gli agenti della dogana avrebbero trovato nella sua borsa dei ricambi per svapare, contenenti dell'olio di cannabis. L'accusa però sembra ingigantita perchè l'inchiesta è stata aperta nell'ipotesi di trasporto su larga scala di droga, reato che comporta una pena sino a 10 anni. Per tutta la durata delle indagini l'atleta dovrà restate in cella. 

Quello di Griner è stato fin dall'inizio un caso diplomatico, con gli Stati Uniti che ritengono "ingiusta" la sua detenzione e ne hanno chiesto il rilascio immediato. In occasione della festa dell'Indipendenza del 4 luglio, Griner ha inviato una lettera al presidente americano Joe Biden chiedendogli di fare "tutto il possibile" per farla ritornare a casa. "Sono terrorizzata - ha scritto - dalla possibilità di rimanere per sempre" in una prigione russa. Venerdì scorso vi è stata una prima udienza in tribunale durante la quale sono state notificate le accuse.