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Venerdì, 19 Aprile 2024
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"La polizia conosceva l'indirizzo di Salah dal 7 dicembre": poi la smentita

L'informazione non venne mai segnalata alle unità anti-terrorismo, ma arriva una mezza smentita. I fratelli El Bakraoui, che si sono fatti saltare in aria negli attentati ad aeroporto e metro, erano noti alle autorità americane. Dalle indagini intanto emerge che Abdeslam avrebbe dovuto sparare tra la gente con un kalashnikov in centro città

Anche Salah avrebbe dovuto sparare, e i terroristi dell’Isis stavano preparando un attacco multiplo a Bruxelles in stile Parigi. Una parte del commando - quella di cui avrebbe dovuto far parte Abdeslam - doveva sparare alla gente con i kalashnikov per le strade della città, mentre l’altra si doveva far saltare in aria all’aeroporto e in metropolitana, come poi è effettivamente avvenuto. È l’ultima ipotesi filtrata dalle indagini in corso sulle stragi di Bruxelles.

DAL 7 DICEMBRE - La polizia belga conosceva l'indirizzo dove si trovava Salah Abdeslam a Molenbeek dal 7 dicembre scorso, ma il fascicolo che conteneva l'informazione non è mai stato trasmesso all'anti-terrorismo. Il comitato P, che controlla l'attività della polizia in Belgio, ha aperto un'inchiesta sulla nuova falla, scrive La Dernière Heure. Il 7 dicembre un poliziotto di Malines aveva segnalato in un rapporto il civico 79 di rue des Quatre vents, dove è stato arrestato una settimana fa Salah Abdeslam. Ma l'informazione non venne mai segnalata alle unità anti-terrorismo del Belgio.

SMENTITA - La polizia belga di Malines ha smentito però che un suo agente conoscesse dal 7 dicembre scorso l'indirizzo di Molenbeek dove è stato arrestato Salah Abdeslam. Lo scrive la Libre Belgique. Il comitato P, che controlla l'attività della polizia in Belgio, ha però aperto un'inchiesta sulla nuova falla e sul mancato trasferimento dell'informazione all'unità anti-terrorismo, scrive La Dernière Heure.

GRUPPO DI FUOCO - Del gruppo di fuoco di Adbeslam, secondo la ricostruzione, facevano parte anche Mohamed Belkaid e Amine Choukri. Ma prima la sparatoria avvenuta nel covo di Forest - e nel corso della quale la polizia ha ucciso Belkaid - e poi l'arresto di Salah hanno impedito che il piano originario potesse essere attuato.

ARRESTI - Nella notte sei persone sono state arrestate in una serie di raid della polizia a Bruxelles, Jette e Schaerbeek nell'ambito delle indagini sugli attentati che hanno colpito il Belgio martedì causando 31 morti e centinaia di feriti. Tre dei sospetti sono stati arrestati mentre erano a bordo di un'auto "di fronte alla sede della Procura federale belga", ha riferito un portavoce. Altri due nel corso di una pequisizione a Bruxelles e l'ultimo a Jette. Un blitz è stato eseguito anche e Schaerbeek ma qui non ci sono stati arresti.

EL BAKRAOUI - I fratelli El Bakraoui, che si sono fatti saltare in aria negli attentati di Bruxelles, erano noti alle autorità americane ed erano inseriti nel database anti-terrorismo degli Stati Uniti. La notizia è stata diffusa da Nbc che cita due fonti anonime interne secondo cui Ibrahim e Khalid El Bakraoui erano stati messi in una lista come "potenziali minacce terroristiche". Non è chiaro, però, "in quale delle diverse liste del database i due fratelli fossero inseriti". Il Centro nazionale anti-terrorismo, che coordina l'intelligence sulle minacce degli estremisti, non hanno commentato.

CACCIA ALL'UOMO - Intanto continua la caccia all'uomo per i due presunti terroristi non identificati ma che sono ricercati attivamente dopo gli attentati all'aeroporto di Zaventem e alla metropolitana di Bruxelles.

Bombe a Bruxelles nel 2016

FRATELLI - Il fatto che i terroristi islamici che hanno attuato gli attentati di Parigi e di Bruxelles siano spesso fratelli, o abbiano legami molto stretti e solidarietà familiari "impedisce le infiltrazioni e l'accesso alle informazioni" da parte delle forze di sicurezza, "un po' come per la Mafia". Lo ha detto il coordiinatore antiterrorismo dell'Ue Gilles de Kerchove, al termine del Consiglio dei ministri dell'Interno e della Giustizia dell'Ue, convocato dalla presidenza di turno olandese per rispondere agli attentati terroristici.

LA RICOSTRUZIONE IN 3D DELL'ATTENTATO (BFM TV)

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